Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo
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saggi popolari.
di Condè il 30 novembre 1794. Miot di Melito racconla nelle sue Memorie che Chappe volea chiamare il suo strumento Tachigrafo (da due parole greche significanti scrivere rapidamente); ma che sul di lui consiglio, cambiò subito questo nome in' quello di Telegrafo (scrivere da lontano), denominazione certo più esatta e più*vera, e che divenne il battesimo della grande scoperta.
Il telegrafo aereo era pur tuttavia uno strumentò imperfettissimo, perchè schiavo delle variazioni atmosferiche, dello avvicendarsi della luce e delle tenebre, e perchè inoltre richiedeva una moltitudine d'impiegati, non che una complicazione grande di segni convenzionali.
Già prima di quell'epoca e fin dal giorno in cui l'immortale Beniamino Franklin fece le sue prime memorande esperienze sulla elettricità atmosferica che lo condussero all'invenzione del parafulmine, il concetto d'utilizzare nella trasmissione dei segnali il fluido elettrico, il più poderoso degli agenti della natura,erasi presentato alla mente di molti scienziati.
In che consiste l'elettricità, considerata nell'intima sua natura ? — È questo un mistero che niuno ha potuto ancora penetrare; ma se l'essenza dei fenomeni elettrici è restata finora ed è forse destinata a rimaner per sempre ignota alla mente umana, i loro ammirabili effetti possono, per compenso, agevolmente osservarsi da chiunque.
Il vetro, la cera-lacca, la resina, lo zolfo ed altre sostanze, che nel loro stato naturale sono senza azione sui corpi circostanti, strofinale invece con un panno di lana, con un pezzo di seta o con una pelle di gatto, attirano le barbe di penna, le foglie d'oro, i brani di carta ed altri corpi leggieri, coi quali sieno poste in vicinanza. Questa proprietà venne chiamata elettricità, dalla parola greca electron, che significa ambra, perchè l'accennato, fenomeno di attrazione fu anticamente osservato dapprima su quella re-
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