Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo
la telegrafia.
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Sina fossile che porta questo ultimo nome. Se un corpo è fortemente elettrizzato, cioè, se, stropicciato energicamente, dà segni di una considerevole forza elettrica, e se nell'oscurità gli appressiamo un dito, veggiamo tutt'ad un tratto apparire fra il corpo ed il dito, una vivida luce accompagnata da un picciol rumore secco, brevissimo; e nello stesso istante proviamo nel dito una specie di lieve puntura. Questa; luce, che splende e tosto svanisce, si chiama scintilla elettrica ; e dessa non è che una piccola miniatura di quella terribile scintilla che talvolta scaricano le nubi procellose e che appelliamo la folgore.
Per produrre a piacimento l'elettricità, i fisici inventarono parecchi strumenti, dei quali il più universalmente conosciuto è la macchina elettrica, dovuta ad Ottone de Guericke, fisico nato a Magdeborgo in Sassonia nel 1602; la quale macchina consiste in un disco di vetro che mediante una manivella si fa rapidamente girare tra due cuscinetti di cuoio, e in due tubi cilindrici di metallo, detti conduttori, ai quali si trasmette l'elettricità che la confricazione coi cuscinetti svolge nel disco. — Ma un corpo non resta perpetuamente elettrizzalo : il suo contatto coll'aria è una incessante cagione d'indebolimento della carica elettrica accumulata alla sua superficie. Per ovviare a questo departimento del fluido, furono immaginati certi apparecchi detti condensatori e formati con sostanze che difficilmente lasciano fuggire l'elettricità , destinati ad accumulare, ad immagazzinare una grande quantità del fluido medesimo. Il più celebre di cotali strumenti è la bottiglia di Leida, costrutta da Pietro Musschembroek, nato a Leida nel 1692 ; e che essenzialmente consiste in una boccia di vetro, chiusa con turacciolo di sughero, attraverso al quale passa un'asticella metallica terminata con una palla. Le pareti del vaso sono, tanto all'interno quanto all'esterno, coperte
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