Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo
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saggi popolari.
venienti sembra esser venuta all'illustre chimico inglese Humphry Davy, il quale proponeva di formare i segnali, con la corrente elettrica, su carta impregnata con una sostanza decomponibile con l'elettricità. Egli adoperava a questo oggetto soluzioni di ioduro di potassio, corpo che, sotto l'influenza della corrente, si decompone e lascia sulla carta macchie brune di iodio. Ma col metodo di Davy, la necessità della doppia traduzione sussisteva ancora.
Io non descriverò qui altri procedimenti assai pregevoli immaginati da vari fisici e tecnologici d'Europa e di America, quali sono quelli dei signori Bain, Pouget-Maisonneuve, Digney, Siemens, Wheatstone, Hughes ed altri, per venir subito al tipo-telegrafo Bonelli.
Quest'ultimo adopera anch'egli una carta chimicamente preparata, per guisa che i segni vi siano tracciati dalla decomposizione dell'azotato di manganese: sotto l'azione della corrente, questo sale si sdoppia, e lascia a nudo l'ossido di manganese, il quale forma sulla carta tratti bruni fortemente risentili.
Ma la carta chimica, che per Davy era l'elemento principale, non è che accessoria nell'apparecchio del Bonelli. il cui principio fondamentale è di ben altra importanza.
Fìg. 11. Conduttore del tipo-telegrafo Bonelli.
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