Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo
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saggi popolari.
costringendolo a muoversi da oriente a ponente. Questo continuo cangiamento dell'asse della terra fa si che l'epoca in cui giunge per noi l'equinozio di primavera precede tutti gli anni di una certa quantità l'epoca in cui sarebbe giunto se la terra fosse perfettamente sferica e se quel cangiamento quindi non esistesse; d'onde il nome di precessione degli equinozi dato dagli astronomi a questo importante fenomeno. In virtù di questa legge, che si complica di altri elementi, che sarebbe ora inutile il riferire, l'equinozio ha luogo successivamente in tutti i punti dell'equatore in un periodo di circa 21,000 anni; in altri termini, la terra aspetterà ancora alquanto più di 210 secoli prima che l'equinozio di primavera si verifichi esattamente nell'epoca in cui ebbe luogo nel corrente anno 1867. L'equinozio di primavera, che ai tempi di Ipparco (160 anni av. G. C.) avveniva nella costellazione dell'Ariete, ha luogo oggi in quella dei Pesci, e percorrerà successivamente tutti i segni del Zodiaco.
Ecco ora il ragionamento col quale, partendo appunto dalla legge delle precessioni, arriva il sig. Adhemar alla periodicità dei diluvi. — Dalla posizione attuale dell'asse della terra rispetto al piano dell'eclittica risulta che il nostro autunno ed il nostro inverno hanno luogo nel periodo che la terra impiega a percorrere l'arco che corrisponde al perielio, al punto cioè della sua orbita in cui il nostro globo è più vicino al sole. Questo periodo corre dal 23 settembre al 20 marzo, sicché la durata complessiva dell'autunno e dell'inverno nell'emisfero boreale è di 179 giorni. Sottraendo questo numero dai 365 giorni di tutto l'anno, restano 186 giorni, che rappresentano la durata della primavera e dell'estate del nostro emisfero. Il contrario avviene nell'emisfero australe: quivi il periodo più caldo dell'anno (primavera ed estate) è soltanto di 179 giorni, ed il più freddo (autunno edC'
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