Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo
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saggi popolari.
I GHIACCIAI.
Sotto il nome di ghiacciai i geologi e geografi indicano quelle vaste accumulazioni di ghiaccio che riempiono le alte vallate delle catene montane e le regioni polari, e che nel Delfinato e nella Savoia chiamansi glaciers, in Isvizzera gletchers, ferners nel Tirolo, kàs nella Carinzia, e vedretto dagli italiani abitanti delle alpestri regioni* Essi sono, nel più esatto senso della parola, veri fiumi di ghiaccio, emissari dei campi delle nevi perpetue che incoronano le alte cime e che assediano i poli.
Grandissimo è il numero e vastissima sovente la estensione dei ghiacciai. Circa 600 se ne contano nella sola catena delle Alpi. Quello conosciuto sotto il nome di Mare di ghiaccio, presso Chamounix, ha 12 chilometri di lunghezza. Il ghiacciaio di Aletsch nel Yallese sbocca presso Viege, dopo una tratta di 24 chilometri; quello dell'Aar nelle Alpi Bernesi ne ha 8, con una larghezza massima di 1450 metri. Il signor Desor ha calcolato che il volume totale di questo ghiacciaio è di duemila quattrocento milioni di metri cubi di ghiaccio; la massa di quello di Aletsch è di ventiquattro mila milioni di metri cubilEppure queste moli sono ancora poca cosa, paragonate a quelle che si riscontrano nella colossale catena dell'Imalaia. Il capitano Montgomerie ha misurato il ghiacciaio di Baltoro nella valle di Brahaldo, e lo ha trovato lungo 58 chilometri e largo in media 3 chilometri. Il ghiacciaio diBiafo è una fiumana solida di 103 chilometri di lunghezza. Nel-l'Imalaia occidentale, il capitano Godwin Austen (i militari inglesi non isdegnano, tra una guerra e 1* altra, di occuparsi di queste cose) percorse il ghiacciaio che scende dal Mooztagh e dà la sorgente al Shiggar, poderoso af-
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