Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo
i naufragi.
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bastimenti meglio e più solidamente costrutti soccombono talvolta alle vicissitudini dell'infido elemento.
Le cause che producono i naufragi possono ridursi a. due generali categorie, a seconda che dipendono dall'ordine morale o dal materiale. L'imperizia e la malvagità, appartengono alla prima classe; e secondo il celebre ed infelice ammiraglio Fitzroy, sopra 1254 sinistri avvenuti nell'anno 1856 sulle coste d'Inghilterra, 296 (cioè più del 25 per Oiq) furono dovuti a colpa o negligenza dei capitani e degli equipaggi. Causa morale di naufragi, più trista e più vergognosa ancora a confessarsi, è la manifesta e deliberata tristizia degli uomini. L'Inghilterra che conta un sì gran numero di Life-tìoats e di Società di Salvataggio, che prestano immensi servigi ai naufraghi, ha tuttavia qualche volta da deplorare i criminosi attentati di abbominevoli pirati che specolano sul naufragio e lo promuovono.
Fra le cause materiali dei sinistri marittimi primeggiano la cattiva costruzione delle navi. Motivi di male intesa economia per parte degli armatori, desiderio di vendere a buon mercato, spesso l'incapacità, talora anche, conviene dirlo, la avidità colpevole dei costruttori, determinano costruzioni pericolose. Principalissima causa fisica di naufragi era per lo addietro l'effetto che hanno le correnti di disorientare il navigante e di ingannarlo nei suoi calcoli. Ma un tale pericolo è oggidì se non affatto scomparso, diminuito d'assai in grazia della più perfetta cognizione delle leggi che governano la formazione e la direzione delle correnti medesime. L'ammiragliato inglese ordina a tutti i vascelli regi di gettare in mare bottiglie racchiudenti una carta sulla quale sono iscritte la posizione della nave e la data del giorno in cui il messaggio di notizie fu sommerso. La bottiglia, ermeticamente chiusa, traversa l'Oceano nella direzione che i venti e le cor-
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