Stai consultando: 'Storia antica di Como ', Maurizio Monti

   

Pagina (8/266)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (8/266)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia antica di Como

Maurizio Monti
Tipografia de' Classici Italiani, 1860, pagine 259

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   lfc>
   STORIA ANTICA DI COMO
   trionale s'innalzavano le colline che esistono tuttora: tale nullameno che per la bassezza delle acque e per le molte spiagge scoperte potesse il lago agevolmente traghettarsi dai primitivi popoli, i quali per migliorare le loro sorti, abbandonato il natio suolo, esponevansi ad ongi fortunoso evento. Le montagne di Como alle falde s'insinuavano nelle acque, e dalle parti d'Incino e di Varese sollevandosi sporgevano a guisa di promontorio.
   La con valle, in cui giace Como, fatta a guisa di piano inclinato con facile scolo delle acque verso il lago, fu subito dagli abitatori dei circostanti monti trascelta a piantarvi pił comode sedi. Il livello allora pił basso del lago contribuiva a mante-tenerla asciutta. Per ugual modo le altre terre pił vicine a Corno sono talmente configurate, che non vi possono stagnale le acque. Tu non vedi che colline, rialti di terra e spiagge di dolce declivo. Tale il terreno che da Borgovico a Cernobio, chiuso tra montagne, ascende per lungo tratto oltre Men-drisio, tranne Chiasso e il suo campo, dove sembra certo esistesse uno stagno, che il soverchio delle acque scaricasse nel Lario per un varco apertosi poco sotto al luogo, dove la Faloppia e la Bregia si congiungono in un solo fiumicello: tale la spiaggia che dal sobborgo di s. Martino a Li-pomo distendesi, e Y altra che dalla Camerlata, piegando verso Breccia e Grandate, cammina. I torrenti Cosia, e la Bregia, e il fiume Aperto, i quali ricevono la pił parte delle acque dei dintorni di Como, e le trasmettono al Lario, o perchč sono come da naturali argini frenati, o discorrono per suolo sensibilmente declive, erano potissima cagione che asciutto quel terreno si conservasse. Laonde rendesi manifesto che le adia-