lfc> STORIA ANTICA DI COMO
che (li questa favella scoprì nel tedesco, nel latino e nel greco, sclamò in certo suo libro pubblicato nel 1798: « Frequentarono forse i Bramini la (c Scandinavia o le rive del Danubio, e così le <; germaniche dizioni inserirono nel loro idioma? « Forse abitarono insieme agli Slavi e ai Latini? u Ci condussero colonie, o con queste genti si « mescolarono in feroci guerre? L'antichità ignora « affatto questi avvenimenti ». In altro libro su l'origine del latino linguaggio il padre Paolino si dichiara più francamente intorno la consuonanza del latino e del sanscrito. Non essere, egli dice, più somigliante uovo a uovo, quanto molte voci latine alle molte voci corrispondenti del sanscrito; e che Latini e Indiani formarono già l'identica famiglia (6). Gli studii posteriori di linguistica hanno confermate le conclusioni del benemerito padre Paolino. I popoli d'Europa, salvo i Finni, gli Ungheri e i Buschi, sono congiunti per comunione di lingua, e quindi di sangue, ad una famiglia immensa che dall'India e dalla Persia in più riprese venendo, si è disseminata dalle rive del Gange fino all' ulti
ma Irlanda; e che gli Storici dinotano col nome di famiglia Indo-Europea. Si divide in altre famiglie di più favelle, e in origine è famiglia di un' unica favella. Primo è l'idioma sanscrito; e da lui il persiano antico e moderno , il celtico e suoi dialetti, il teutonico e dialetti; lo slavo, il greco, il latino e le sue derivazioni. Il celtico e il sanscrito stanno fra loro strettamente legati per somiglianza di voci, per forme gramaticali, e fino pel sistema eufonico. Le origini del linguaggio italiano e del dialetto comasco non più sono da ricercare nel latino e nel greco, ma salendo dottamente alle fonti dob-