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Storia antica di Como

Maurizio Monti
Tipografia de' Classici Italiani, 1860, pagine 259

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   lfc> STORIA ANTICA DI COMO
   gì'indusso a fabbricare Bergamo. È Moubarro un monte solitario, alto e scosceso; verso le cime vi ha sorgenti di ottima acqua; in un angolo di esso, volto a ponente, si dilata , benché alquanto ineguale e pendente, una pianura iti lunghezza trecento, e in larghezza cento venti metri; e se ti abbassi dalla parte di mezzodì sino alla meta del monte, per lo spazio di un seicento metri in lungo e di du-gento quaranta in largo, trovi pur facile 1 erta e capace di edifici)'. La natura di questo monte, così descritta, ci comprova, che quivi potò molto bene essere edificata una città. Racconta Leandro Alberti essere stata opinione di alcuni, che questa Barra degli Orobii fosse nel luogo detto Barriano, discosto dieci miglia da Bergamo; e Rota pensa che fosse in quella parte di Bergamo che tuttora si denomina Farra : ma le citate parole di Plinio dimostrano false queste opinioni. Plinio non avrebbe mai detto, che era collocata ili luogo più alto che fortunato, se ciò non s'intende dell'alto e sterile Moubarro. Vi aggiunge: perì in questo luogo; e ragion vuole che esse parole da noi si riferiscano al silo ultimamente memorato da lui, il quale è Licinóforo, ora Incino, assai prossimo a Monbarro, e non ad una regione del lontano Bergamo, quali sono Barriano e Farra. Gli Orobii, arrivando in queste terre, occuparono le cime di Monbarro ? perchè la sottoposta pianura, come è manifesto a chi da quelle altezze la viene esaminando, era di necessità affatto paludosa. Il Corio narra che Desiderio re dei Longobardi, vinto in battaglia dalle armi pontificie, quivi si ridusse co' suoi fedeli ed edificò una nuova e ricca città, standovi finche radunato un gagliardissimo esercito, potè ricuperare il regno. Ignorasi se il Corio abbia letto