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XOTE
Apud Hebraeos . . . Horolh sunt montcs, egli dice; Banim vero fìlii . . . quibns effettuili esl nomen composilum . . . Horoba-nim, quod monlìiim filios . • . ialine sig.iificai (De Orìgine Oro-biorum sire Cenomanorum, libri tres, Venetiis, IH3I, p. IO et 43). È manifesto elle il canonico Zanehi volle, qui abusare le cognizioni che ebbe di lingua ebraica.
Walckenaer (Geographie etc. Paris, 1839) crede che Taurini, Taurisci, Orobii e Liguri sieno sinonimi, e che tutti e quattro i nomi servano a dinotare popoli abitatori di montagne Dottissima è l'opera di Walckenaer, salvo che per le cose nostre cade troppo spesso in grossi errori. Pone, p. es., Chiavenna in luogo di Va-rennaj Lecco per Lóvere sul lago d'Iseo, e il Licinòforo di Catone lo trasporta da Incino a Lissone, e Orobium-forum arbitrariamente lo chiama. \
(5) Nicola Chorier (Lib. H, Fiist. Delphinp. 94) dice che nella lingua celtica la voce Ine significa senza, Bod, fine o fondo estremo. Nei dialetti irlandese e caledonio Bonn è fondo, Dei Ih, mancare. Le genti germaniche chiamano anch'esse Bodden e Pod-den il fondo (Cluver. ltal. c. 7).
A Gordona nel distretto di Chiavenna si trova Bodengo, piccolo casale che riceve il nome dal fiume Bodengo, che quivi precipita dal monte, formando una cascata delle più spettacolose. » Un in-« lero fiume, dice il Pagave, viene ivi giù precipitoso in angusta t* voragine che le acque vi hanno aperta. Sormonta quello spa-« ventoso baratro un piccolo ponte in vivo, dove rifugge l'animo « dallo scendere coIPocchio in quegli abissi » (Descrìz. della Valtellina. Stilano, £823). Apriamo Plinio, e al libro Iti si legge: Li-gurum lingua allineili ipsitm (il Po) Bodincum vocari, quod si* gnifìcat fundo carenlem . . . cui argomento adesl oppidum ... vetusto nomine Bodincomagum ubi praecipua allitudo incipit. Su l'antico Bodinco esistette il castello di Bodincomagn, come a Gordona sul fiume Bodengo esiste ancora il paesello di Bodengo. Né solo i Liguri, ma anche le altre tribù celtiche stanziate intorno al Po, chiamavano Bodinco cotesto fiume; e molto prima di Plinio lo scrisse Polibio nel secondo delle Storie. Ecco le sue parole: Tlxpx ys pjv rots é*/%uptoti ó 7rorafAÒs (il fiume Po) Tr/Joaayo^svsrat Bocbyxò?.
Nel luogo citato inserì Plinio queste rimarchevoli parole: Melro-dorus Scepsius dicil quoniam circa fontem arbor multa sii picea, quae Pades gallice vocatur, Padum hoc nomen awepisse. I nostri montanari distinguono tuttavia col nome di Pagher o Pe-gher gli alberi resinosi, e chiamano Paghéra la selva di quegli alberi, o la pineta. Altri tiene che il Padum e il Po sieno una contrazione di Bodengo; e usandosi indistintamente il B e il P nasce giusto per apòcope da Bodengo il nome Po.
Bodio abbiamo nella valle Leventina lungo il fiume Ticino; e un altro Bodio sul lago di Varese. Nei monti soprastanti al Bodio