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Storia antica di Como

Maurizio Monti
Tipografia de' Classici Italiani, 1860, pagine 259

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   lfc> STORIA ANTICA DI COMO
   posizione in mezzo alle acque mantenutasi intatta, s'indicò in ogni tempo come un avanzo certo della dominazione etrusca. Il reggimento Jfu confederativo, e in maniera ordinato, che servisse a raccogliere in famiglie e ammansare le tribù erranti dei barbari, i semi infondendo di civile società. Coltivarono gli Etruschi le belle arti, ebbero monumenti pubblici e privati, riti religiosi, astronomia, lingua scritta, leggi, navigazione, monete e commercio. E osservabile che nelle arti e nei miti tennero molta somiglianza colle arti e coi miti degli Egiziani; e da questo pigliarono argomento gli eruditi a dichiarare, che l'uno e l'altro popolo sia l'identica schiatta. Le fosse fìlistine sull'Adriatico, che da lontane terre portano le v acque a scaricarsi in mare presso Bróndolo, e gli scavi attraverso le paludi, dette i sette mari, sono opera etrusca. Favorirono la cultura del fermento. Sui colli, diradicate le quercie, piantarono le viti : moltiplicarono greggi ed armenti. Appunto coH agricoltura, scrive Virgilio, crebbe la forte Etru-ria. Il sistema di allargare il dominio col santo proposito d'incivilire i popoli vedemmo praticato in tempi d'assai più recenti tra gl'Incas del Perù, e lo interruppe soltanto l'immane ferocia degli Spaglinoli. Si conservarono gli Etruschi nel pacifico possesso di queste regioni, finche una ferocia non minore che degli Spaglinoli non li ebbe ricacciati al di là degli Appennini. I Celti, più conosciuti sotto al nome di Galli, furono la causa di questa ruina.
   Abitavano i Celti quella porzione di Gallia che è compresa fra la Garonna e la Senna, e nel centro di sterminate paludi vivevano di pesca, di caccia e di pastorizia. Alti di statura, di bianca