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Storia antica di Como

Maurizio Monti
Tipografia de' Classici Italiani, 1860, pagine 259

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   AL LIBRO ili.
   233
   chio, c vi ha nel mezzo un vaso, da cui dipendono foglie bellissime di acanlo.
   Aldini spiega il Topiarius per paesista, ossia colui che dipinge paeselli, o vedute di campagna. Il Labus pretende che Topiarius accenni il coslrullore di pergole, o come noi diciamo, di (opie, con voce tuttora viva nel dialetto. Volonticri diamo ragione all'Aldini. Confrontando le molte lapidi che rammentano i Topia-rii, si rileva che trattasi di pittura, non dell'umile mestiere di vignaiuolo. La topiaria è pur arte di compor figure con alberi e c«'s,ugli; e in questo senso può ammettersi in qualche lapide. Traduco così :
   Agli Dei Mani Di Fortunato Paesista La moglie Faleria E Ter zio Allievo
   Giovio Benedetto 19 — Gruter. Gol. 9 — Zachar. Excur. 94. 17 — Orelli 4293 — Aldini 183. 12G — Labus, Raccoglitore, ecc. Milano, novembre del 1834, Cf. Museo di Mantova, Tom. IH, p. 179.
   142. D . 31 R03IAMAE . LVPAE CONIVGI . PIENTISSIMAE M . HERENN . EVCIIA RISIVS
   Lapide, che Benedetto Giovio trovò capovolla nei muri di sua casa in Como. Al basso in sul lato destro si vede un uccello che porta nel becco un ramicino di loto, pianta sacra e di uso nelle cerimonie funebri.
   Giovio Benedetto 34 — Gruter. 022. 8 — Aldini 184. 127. Male Herennius.