2^2 MOTE
Quest'è l'apògrafo di Benedetto Giovio. Dopo che fu letta da lui, si scarpellarono via le ultime due righe, e appena ne rimangono le informi tracce. ,I nome di Domiziana, inteso male da qualche beghino, che lo scambiò col nome dell'imperatore Domiziano, altro dei persecutori della Chiesa, divenne causa di questo guastamente. Domizia Domiziana, chiarissima femina (c . f) ancor viva legò a sé (viva s. l.) il monumento, al marito, alla figliastra, al cognato e alla suocera. L'epigrafe è inscritta su base marmorea, ben conservata, che serve di pilastro nella chiesa di santo Stefano in Lenno.
Giovio Benedetto GO — Porcacchi, Nobiltà ecc. p. 103. — Muratori 1420. 8 — Orelli 4GG9 — Labus, Viaggio ecc. p, 281. 2. Un amico gli mandò la copia tolta dal Giovio, non, come disse, dal marmo, già scarpellato. — Aldini 198. 171. Incolpa Boldoni e Porcacchi, e i loro simili di avere mal Ietta la parola Claudianae, e di avervi fabbricalo sopra racconti magnifici di un tempio a Diana. Chi sbagliò fil Amoretti nel suo Viaggio ai tre Laghi, non Porcacchi, uè Bidoni. — Biondelli ( Importanza degli sludii archeologici — Milano, 1834, p. 14). Scorretto.
188. VERGLNIAE PIIILETES
Umetta di marmo nel museo Giovio. Su di un Iato ha di rilievo un catino (praefericitlum) e una tibia, attraversati entro corona di alloro: e sull'altro una colomba con cesta e mucchietto di pani, in parte coperto di velo.
Aldini 199. 172. Lesse Virginiae.
189. ZÓSIMVS CONIVGI INCOMPA RABÌLl
Tavola di marmo, che dalla chiesa di sant'Andrea venne nel museo Giovio. Nota l'accento sul nome greco di Zósimus. II carattere è di scrittura o corsivo. Si pretese che questi fosse Zó-siino, liberto di Plinio Cccilio (Lib. V, ep. 19); ma la qualità appunto del carattere Io nega, perchè di età posteriore.
Giovio Benedetto 10 — Gruter. 842, 12 — Aldini 199. 173.