AL LIBRO III. l'rna di marmo. Musco Giovio.
253
198.
I) . M
.....TIO
. . . NI . . . CALVENTI MAXIMA SIA XDII FIL CON KARIS
Cippo in pietra bianca di Viggiù, logoro c a leggersi difficile. In Conio nel giardino del vescovo.
199.
D . M
V1TALINAE CONTVBERNAL
Lapide di marmo bianco con fregi ai lati. Nel museo Giovio. Giace vicino un frammento di altra lapide, lutto a pezzi, e di cui a mala pena si possono raccapezzare queste oscure parole :
.... POTRI.....
. . . AFOGETSI . . .
200.
VALERI BARBARI
A san Carpóforo nel giardino Venini su tavola di marmo spezzata in tre, e di caratteri bellissimi di un mezzo palmo. Manca l'antefìsso D . M. Tengo che Barbaro avrà avuto questo nome, essendo venuto d'altronde in Italia, e che adottalo, o manomesso, nella casa Valeria, prendesse il loro nome gentilizio di Valerio, conservando insieme il soprannome. Il marmo è opislógrafo ; sull'altra faccia è un'epigrafe cristiana del sesto al settimo secolo, come dinota la forma delle lettere. Non è più fattibile cavarne copia, perchè i soldati d'Austria essendosi quivi alloggiati nel 1848 la fracassarono e sgretolarono, onde della loro barbarie tra di noi restasse anche agli antiquari) un documento.