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STORIA DELLA CHIMICA
veniva naturalmente dal non operare con ossigeno puro, ina con ossigeno misto a tracce di azoto. E che fosse così seppe pure riconoscere Cavendish. Egli giunse alla conclusione : che 1 ' aria deilogisticata dovevasi considerare come acqua deflogisticata, ovvero che l'acqua era composta d'aria deflogisticata e di flogisto; e che l'aria infiammabile o era acqua flogisticata, o era puro flogisto. Nell'ultima ipotesi, rappresentando con f il flogisto, la produzione dell'acqua si spiegava così :
H = Acqua + ^
O -Acqua— z
H + O =2 Acqua
Riconobbe Cavendish che l'acido che producevasi facendo scoccare scintille nell'aria comune, ovvero in una miscela di 3 volumi di aria flogisticata (N) e 7 volumi di aria deflogisticata (O) era acido nitrico. Ammise perciò che l'aria flogisticata risultasse di acido nitrico più flogisto. L'ossigeno essendo, secondo lui, acqua meno flogisto, per la riunione dell'ossigeno e dell'azoto dovevasi appunto avere acido nitrico e acqua :
Aria flogisticata (N) = Ac. nitrico + rs » deflogisticata (O) - Acqua ?
N + 0 = Acido nitrico + acqua
Quando la nuova dottrina di Lavoisier prese il sopravvento, Cavendish, senza combatterla con l'accanimento di Priestley, si ritrasse dalla chimica, mantenendosi però fedele anch'egli alla vecchia teoria, la quale, secondo egli diceva, spiegava egualmente bene i fatti, e non eravi perciò ragione
di dismetterla nè di dichiararla erronea.
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E ora di Scheele. Anch'egli, specie dal 1775 al '77, ricercò i fenomeni che avvengono quando si fa agire l'aria in uno spazio chiuso su sostanze considerate come ricche di flogisto, e che sembravano perderlo, quali il soluto di fegato di zolfo, o quello del sale potassico ottenuto con l'acido ve-triolico flogisticato (solfito di potassio), o il precipitato umido ottenuto con la potassa caustica e il vetriolo di ferro (os-