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Storia della Chimica


Sonzogno Milano, pagine 64

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   STORIA DI-LI,A CHIMICA
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   un principio elastico (gas) che toglie lo splendore ai metalli, quando i soluti acidi di questi si precipitano mediante i deuì alcali ; e che a questo principio elastico sia dovuta la differenza di peso in più fra il metallo e la calce ottenuta. Riconosce che quando si riduce il minio col carbone. un fluido elastico si sviluppa, e che questo non può provenire solamente dal carbone, perocché il peso del carbone consumato nella riduzione è minore di quello del fluido elastico prodottosi. Egli conclude che il fluido elastico ottenuto in questo caso deve risultare da combinazione del carbone con qualche cosa che fa parte del minio.
   1 chimici flogistici dicevano che nella trasformazione dei metalli in calci il flogisto si dipartiva e che la materia del fuoco, fissandosi sulla calce, ne aumentava il peso. Lavoisier allora istituì l'esperienza della calcinazione del piombo e dello stagno in vasi di vetro chiusi alla lampada, in uno spazio limitato. Ma egli accompagnò col ragionamento la sua operazione ; ragionamento ovvio che prima di lui niuno aveva saputo applicare. Egli disse : Se è vero che l'aumento di peso dipende dal calorico, dovremo avere un aumento di peso non del metallo soltanto, ma di tutto l'insieme, del vaso cioè col suo contenuto ; se poi la sostanza a cui i! metallo deve l'aumento di peso è presa non dal di fuori, ma dall'aria che si trova entro il matraccio, avremo aumento di peso del metallo e costanza di peso dell'insieme. L'esperienza dimostrò che l'aumento di peso dell'insieme non avveniva : che la trasformazione in calce era più difficile che nell'aria libera, e tanto più scarsa quanto più limitato lo spazio d'aria; e che finalmente una certa quantità di aria spariva, tanto maggiore quanto maggiore era quella del metallo calcificato.
   Riconobbe dipoi Lavoisier la quasi identità fra l'aria fissa, che si produce nella effervescenza che danno gli alcali miti (carbonati) trattati con gli acidi, e quella che si produce nella combustione del carbone.
   i * t
   Fatti questi primi passi, Lavoisier muove più spedito nelle sue ricerche e conclusioni. Cominciando con l'enunciare che molti fenomeni si spiegano senza bisogno del flogisto, finisce coli'affermare che l'ammetterlo era un imbarazzo che rendeva più difficile la spiegazione di molti fatti. Prova che la riduzione dei metalli potevasi effettuare in alcuni