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Storia della Chimica


Sonzogno Milano, pagine 64

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   21 STORIA DELLA CHI Al ICA
   
   Tali fatti, però, non negano la legge dei rapporti definiti, poiché i corpi che si formano nelle dette reazioni hanno sempre la stessa composizione. Ma nel modo con cui il Berthollet li intendeva, i fatti enunciati diventano incompatibili con le proporzioni definite. I composti in proporzioni definite, dice Berthollet, si hanno quando le attrazioni che i corpi esercitano l'uno sull'altro, sono modificate dall'intervento di certe forze fisiche, diverse dall'affinità, e capaci di far variare le distanze che separano fra loro le particelle che compongono i corpi. Bisogna- dunque tener conto dello stato solido, liquido e gassoso, di ciò che Berthollet chiama costituzione dei corpi, tanto se preesiste alla reazione chimica, quanto se ne è il risultato : bisogna tener conto di quelle condizioni di costituzione che egli chiama coesione ed elasticità.
   In modo più preciso le idee di Berthollet possono tradursi così : la quantità che di un corpo può entrare in combinazione con un altro è proporzionale alle reciproche affinità e alle masse poste in presenza, ossia è proporzionale alla massa chimica, designando Berthollet con questo nome appunto il prodotto dell'affinità per la massa.
   Nel caso della precipitazione del solfato di barite, questo si forma e si separa costituito sempre egualmente, perché acido e base in quei dati rapporti formano appunto un composto insolubile, il quale, per la coesione delle sue particelle, si sottrae all'azione dei corpi posti a reagire. La costanza della sua composizione non è dunque dipendente dall'affinità e non ce ne dà la misura : essa anzi è all'infuori della detta affinità, dipende da causa in qualche modo accidentale ; e, invece di essere la regola, è l'eccezione.
   Nel caso della formazione di un composto volatile, la costanza della composizione di questo dipende analogamente dalla sua elasticità, per la quale alla influenza della massa dei corpi reagenti esso sfugge e si sottrae.
   In realta, la critica di Berthollet era vittoriosa solo contro l'ai finità elettiva, intesa una volta come forza di un valore invariabile : le tavole delle affinità di Bergmann. in cui questi pretendeva determinarle in modo assoluto pei diversi elementi, hanno solamente una importanza storica. Le combinazioni dipendono anche dalle circostanze, dalla temperatura e dal mezzo nel quale i corpi posti in presenza si trovano : insomma, anche da qualche cosa che è all'infuori di esse.
   Ma (a parte quando le forze esterne servono solo da