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STORIA DELLA CHI Al ICA
dazione, fenomeno inverso a quello che contrae l'ossigeno IO.) in ozono (O,).
Berzelius, nato nel 1779, era ancora una giovane energia rinnovatrice della scienza quando accolse con entusiasmo le scoperte di Gay-Lussac, e ne approfittò per correggere le formule chimiche di Dalton, sostituendo ad esempio, H„0 e NH., a HO e NH, e dividendo quindi per 2 e per 3 i pesi atomici delj'ossigeno e dell'azoto. Una tabella da lui pubblicata prendendo come base O—100 è molto più esatta di quella di Dalton. Ma, interpretando male la legge dei volumi per mania di generalizzare, confuse gli atomi (unità chimiche) con le molecole (unità meccaniche), credendo che i primi c non le seconde si trovassero in egual numero di gas. Ciò lo portò a supporre che ovunque l'idrogeno entrasse con 2 atomi, come nell'acqua; l'acido cloridrico diventava H.C1.. Con altre ipotesi allora indimostrabili pei corpi non riducibili a vapore, suppose che 1 voi. di metallo si combinasse sempre a 2 di ossigeno, e nacquero le formule assurde KO,, FeO,, ecc. Di esse rimangono solo i simboli, che sono oggi quelli adottati da Berzelius.
Per fortuna, nuovi mezzi d'indagine sorsero a rettificare gii errori dove l'impossibilità di sperimentare sui gas non permetteva di controllarli. Già Black e poi Irwine. suo discepolo, avevano notato le differenti quantità di calore necessario per portare eguali quantità di corpi diversi ad una data temperatura : nacquero così le teorie del calore specifico per ogni corpo (calore necessario per innalzare di 1 grado la temperatura dell'unità di peso) e del calore latente nei liquidi e gas. Dulong e Petit ne usufruirono per cercare il rapporto fra calore specifico di un elemento ed il suo peso atomico; e s'avvidero ch'essi stavano in rapporto inverso, cioè che, moltiplicati assieme, davano una costante =6.4 circa. Questo almeno, che fu chiamato calore atomico, si verificò per gli elementi vaporizzabili. il cui peso atomico non lasciava dubbio ; servì quindi a correggere gli altri, tanto più che i nuovi dati erano sempre o eguali o sottomultipli a quelli antichi. La legge di Dulong e Petit si è poi andata confermando a misura che le ricerche furono più rigorose, ed anche le anomalie presentate da certi elementi si dimostrarono causate da speciali stati allotropici (fosforo), o scomparvero