Ragionamenti somiglianti avrebbero spiegato la composizione duplice di ogni altro composto, anche nella chimica organica. Berzelius dubitò prima che la legge delle proporzioni definite vi si potesse estendere ; poi vi riguardò i radicali alcolici come « atomi doppi » combinabili binariamente. Egli rappresentò questi atomi col simbolo comune, sbarrato però da una linea orizzontale : il che portò confusione ed ostacolò molto la diffusione, pure così utile e alla fine trionfata, dei simboli medesimi. L'interesse delle vedute- di Berzelius sulla chimica organica sta però nel tentativo di spiegare le formule di quest'ultima nello stesso modo che per quella inorganica, cioè mediante un radicale funzionante da atomo semplice, e capace di combinarsi binariamente con gli acidi e l'acqua. Nacque così la teorii dell'iterino, C.H,. da Berzelius paragonato all'ammoniaca NH... Lo dimostrano le formule e le denominazioni che diamo qui sotto, confrontandole con quelle moderne poste tra parentesi ; avvisando che, pel confronto, bisogna dividere per due l'esponente degli atomi di carbonio nelle formule di Berzelius. essendo a' suoi tempi attribuito a que sto corpo un peso atomico (ì invece di 12 :
C,,H.i NH:(
eterino ammoniaca
C ,H i. H.,0
idrato d'uterino n alcool
2 C.,H , , H.,0 (CjH.VO.CJH-) etere
NH... H-O (NH,. HO)
idrato d'ammoniaca (idrato d'ammonio)
C,H ,. HO NH HC1
(C.H-.CI) (N'H^.Cl)
cilindrato di eterino cloridrato di ammoniaca
o etere cloridrico (cloruro d'ammonio).
La teoria elettrochimica dava una nuova spiegazione dei fenomeni di combinazione. Non si poteva più dire che fossero dovuti, secondo Lavoisier, al > calore latente dell'ossigeno », dopo che si era visto bruciare l'H nel CI. La pre-