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STORIA DELLA CHI Al ICA
tesa di Crawford nel 1778 che i composti avessero minor calore specifico dei componenti, non era dimostrata; e in seguito il Neuman provò che i calori molecolari dei composti eguaglia la somma dei calori atomici compresi nella molecola. Perciò Davv combattè recisamente l'ipotesi di ur. » fluido calorico » spiegando il calore col movimento molecolare. e la combustione colla scossa violenta degli atomi che si combinano. Rerzelius ritenne la combustione una manifestazione dell'elettricità chimica.
Le leorie unitarie e la valenza.
Il cumulo di dottrine di Berzelius aveva ormai trionfato, quando incominciarono le critiche e le nuove scoperte che le contraddivano, dando luogo ad una lotta lunga e incresciosa per l'ostinazione di Berzelius. Il principale argomento sull'elettrolisi dei solfati di potassio e di rame poteva anche interpretarsi al rovescio, con una ricomposizione dell'idrato potassico nell'acqua solvente, come si pensa oggi. Non si riusciva a spiegare il fenomeno delle valenze variabili, nemmeno con variazioni nello squilibrio elettrico interno degli atomi, mentre l'ipotesi dualistica dell'affinità contraddiceva alla legge di Faraday : infatti se la quantità di un elemento liberato da una quantità di elettricità è costante, qualunque sia il composto da cui provenga, non si comprende come la forza elettrica che terrebbe uniti i componenti sia diversa secondo la potenza di polarità degli atomi rispettivi. Inoltre il Danieli, nelle sue esperienze sulla pila, aveva trovato che «l'ulteriore scomposizione dell'ossido di rame » pretesa da Berzelius. avveniva senza maggior consumo di energia, il che era assurdo ; mentre lo svolgersi d'idrogeno nell'elettrolisi dei sali potassici era spiegabile solo con la scomposizione dell'acqua per opera del potassio metallico.
Ma il difetto più grave delle teorie di Berzelius era la stessa esagerazione delle pretese dualiste, che distinguevano nettamente metalli da metalloidi, e generalizzavano il carattere antagonistico ai componenti di tutti i composti ; laddove il passaggio dai metalloidi ai metalli è graduale, e molti corpi, specie i tri- e tetra-valenti presentano a volta le due caratteristiche, o sono quasi neutri. 1 progressi della chimica organica, cioè della chimica del carbonio, diedero