introduzione.
„ , r . -,c+nnVi e colle larghe vedute sulle loro cause, ^^JXdtir^s^VSi solidità dof giudici» teneva por pifi ore
808P1i° J^fffltT-di Guizot si oppone la Storia dei* J
di Barante stesa coli'ingenno cando ^ ^cronmU; aza ™
dTgialare i tempi passati, co lljvedub e ,
nostro. Michelet novatore c color,tore cena de'suoi .
Roma repubblicana ; Lamartme fiont° Thicrs soverchio am-
Girondini; Mignet sovente troppo astratto ed irnpas..bile , m(J.
iniratore della forza sono con pochi minou gli storici mu o I Tocqueville
^TniL^f r^i^II
gori ; c sia che pari, dalla cattedra « • ' '¦^t^, ^: . '('Lsm è poeta ed
lenne come responso di oracolo o coma'' ' ' ' ^ l.Jor,i si correva come oratore pifi che non comporto la tcienza Alsue pum . tao ¦ 1
ad un nuovo dramma di Rossini o di Beetnoven. era '1J „ ,,
fa vivacità de' meridionali coli'indeterminato pensiero del settentrione. Nello spa „iiWoral'uditorio si vedeva sfilare innanzi Dio, la natura, umanità, la fi-f i V industria la religione, i grandi pensatori antichi e menerai; era corno
i log co7 rigore e l'attica sobrietà delle Provinciali di Pascal. Inarrivab le nel-1 e s a me de fa 11 i intcriori della coscienza, con un filo d'oro ci
cano laberinto; e quando il dubbio s impadronì dell uJche^ di uscì dalle
S Se il trapasso alla negazione. Dopoché Augusto Ue e; Li» dissero finite l'età teologica e la metafisica c giunta leta p&iiMhe ddla r-i«-ione si bandirono dalla scienza le ricerche intorno a Dio ed ali anima umana come inutili aUe commodità della vita; e dopo tante gloriose e nei regni
dello spirito, si ricadde nel gretto materialismo di Epicuro e <,C,^
negata la divinità del Cristo, trascorse alla negazione i Dio c^ s a r f
ìssere che il simbolo delle umane aspirazioni verso il bello, il buono ed i,ve,o chiamò la reli'ione il genere di poesia che meglio risponde al fine dell arB^ac condiscese che' il nomadi Dio fosse tollerato perchè già godente di Jà^cJ prescrizione ed usato nella bella poesia. Proudhoa nella glorificazione di Satana