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Storia della Letteratura Italiana
Dalla metà del 700 ai giorni nostri
Giacomo Zanella
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 192

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a cura di Federico Adamoli

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   introduzione.
   „ , r . -,c+nnVi e colle larghe vedute sulle loro cause, ^^JXdtir^s^VSi solidità dof giudici» teneva por pifi ore
   808P1i° J^fffltT-di Guizot si oppone la Storia dei* J
   di Barante stesa coli'ingenno cando ^ ^cronmU; aza ™
   dTgialare i tempi passati, co lljvedub e ,
   nostro. Michelet novatore c color,tore cena de'suoi .
   Roma repubblicana ; Lamartme fiont° Thicrs soverchio am-
   Girondini; Mignet sovente troppo astratto ed irnpas..bile , m(J.
   iniratore della forza sono con pochi minou gli storici mu o I Tocqueville
   ^TniL^f r^i^II
   gori ; c sia che pari, dalla cattedra « • ' '¦^t^, ^: . '('Lsm è poeta ed
   lenne come responso di oracolo o coma'' ' ' ' ^ l.Jor,i si correva come oratore pifi che non comporto la tcienza Alsue pum . tao ¦ 1
   ad un nuovo dramma di Rossini o di Beetnoven. era '1J „ ,,
   fa vivacità de' meridionali coli'indeterminato pensiero del settentrione. Nello spa „iiWoral'uditorio si vedeva sfilare innanzi Dio, la natura, umanità, la fi-f i V industria la religione, i grandi pensatori antichi e menerai; era corno
   i log co7 rigore e l'attica sobrietà delle Provinciali di Pascal. Inarrivab le nel-1 e s a me de fa 11 i intcriori della coscienza, con un filo d'oro ci
   cano laberinto; e quando il dubbio s impadronì dell uJche^ di uscì dalle
   S Se il trapasso alla negazione. Dopoché Augusto Ue e; Li» dissero finite l'età teologica e la metafisica c giunta leta p&iiMhe ddla r-i«-ione si bandirono dalla scienza le ricerche intorno a Dio ed ali anima umana come inutili aUe commodità della vita; e dopo tante gloriose e nei regni
   dello spirito, si ricadde nel gretto materialismo di Epicuro e <,C,^
   negata la divinità del Cristo, trascorse alla negazione i Dio c^ s a r f
   ìssere che il simbolo delle umane aspirazioni verso il bello, il buono ed i,ve,o chiamò la reli'ione il genere di poesia che meglio risponde al fine dell arB^ac condiscese che' il nomadi Dio fosse tollerato perchè già godente di Jà^cJ prescrizione ed usato nella bella poesia. Proudhoa nella glorificazione di Satana