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Storia della Letteratura Italiana
Dalla metà del 700 ai giorni nostri
Giacomo Zanella
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 192

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a cura di Federico Adamoli

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   32 introduzione.
   veechia fantesca ehc lavorava di ealze, e qualehe. colombo chc svolazzava per le sedie. Il poeta seduto ad ima rozza tavola, eon un fiorellino all'occhiello, ^ tfteva da un eofano aleuni brani di foglio e li disponeva in ordine sullo serittojo; indi dato di piglio alla penna tirava giù eome l'immaginazione gettava. Riehter non avea avuta regolare educazione. Allevato nella povertà e nel silenzio de' campi, entrato tardi alla seuola, prese l'abitudine dinotare quanto trovasse di eurioso e di strano ne' romanzi e nei libri di viaggi; amava sopra tutto le minute particolarità delle seienze, di cui poseia intendeva infiorare i suoi scritti. Ognuno^ vede coma senza un fermo criterio ed un sano gusto eiò dovesse riuscire a detrimento della chiarezza e dell'arte. Quindi ne' suoi libri, Processi groelandesi, Quinto Fixlein, Fiori, frutti e spine, Titano e VEtà delle follie, fra molte finissime osservazioni _ e vaglie pitture della vita campestre, trovi mescolate le più strane fantasie^ di eremiti orientali, di viventi sepolti, di finti morti, di spettri, che spesso non si legano col resto della narrazione. Pare ehe Cervantes, Rabelais e Sterne fossero i suoi esemplari, e forse avea il loro umore e la facoltà d'invenzione; ma gli mancava l'arte del disegnare e del eomporre.
   Goethe nel Viaggio d'Italia fa grandi elogi delle nostre Accademie; egli stesso volle essere aseritto all'Arcadia di Roma. Le forze invero erano unite; ma si consumavano in leggeri trattenimenti. Nel 1772 si fondava a Gottinga l'Unione dei poeti, che stretti dal triplice legame dell' amicizia, della poesia e della virtù, si proponevano, eome termine, 1' onore e la moralità della nazione. Detestavano gli seritti leggeri e eorrompitori di Wieland: festeggiavano Klopstock, eome re del pensiero e della fede tedesca. Era anima dell' Unione Giovanni Voss (1751-1826), tutto imbevuto dello spirito dell'antichità, profondo conoscitore di greeo^ e di latino, che diede all'esametro tedeseo la flessibilità di Omero e di Virgilio da lui tradotti. Rigido protestante ed odiatore d'ogni simbolo, ebbe fierissime dispute con Heyne pe' miti ehe eostui credea di avere seoperti in Omero; e più con Goerres e Creuzer, ehc dissertando sulle antichissime religioni dell'India, dell'Egitto e della Persia, additavano in esse la culla de' miti di Occidente. Voss non vedeva nell'antichità ehe la bellezza dell'arte, e nella sua Luisa, soavissimo idilio, che suggerì a Goethe il suo Ermanno e Dorotea, riprodusse le grazie di Teoerito e di Bione. Come Voss tutto greeo, eosì fu tutto tedesco Goffredo Bùrger (1748-1794), che trasse dalle leggende d'ogni paese le sue Ballate; e seppe essere popolare con istudiatissima forma ammirata da Goethe. E più ripieno ancora di sentimento germanico fu Matteo Claudius (1740-1815), popolare eome Burgcr, candido, liberale, cristianamente sereno ne' suoi Canti, ehe nell' ultimo tempo si velarono alquanto della melanconia di Ossian e di Sterne. Più mesto, perehè malatieeic e presago de' numerati suoi giorni, è Luigi Hoelty (1748-76); come ardente di religioso entusiasmo, che di protestante lo rese cattolico, è il eonte Federieo Sto! berg (1750-1819), adoratore di Klopstoek, autore d'inni alla Lbertà, che gli eccessi della Rivoluzione franeese gli feeero poi maledire. Aristocrata e mistieo gettò gli ultimi lampi del suo poetico spirito nel romanzo l'Isola da lui composto prima di laseiare il Parnaso pel Golgota. Il suo fratello maggiore Cristiano è lodato per aleunc liriehe ed una vcBsione di Sofoele. Questi furono i lumi principali della Società di Gottinga, in eui si devono studiare le origini della scuola romantica.
   La Sposa di Messina di Sehiller, in eui questo grande ingegno avea cercato di eoneiliare il destino degli antichi eoi sentimento dell'amore cristiano, avea ereato un dramma diverso dallo storieo, in eui si segnalarono col suo misterioso e terribile Venti quattro febbraio Werner, e eolla fantastica sua Avola Grillparzer. Ifflaud sì era staeeato da Sehiller cogliendo nella vita borghese il reale, eome l'altro negli eroi avea cereato il meraviglioso. Ma più si diseostarono da Goethe e da Sehiller i eapi della eosì detta scuola romantica. Avversi alle libertà che la Rivoluzione di Francia avea propagate in Europa ; vedendo che nella letteratura trionfava il reale con iscapito della idea; c quindi temendo che la poesia e le arti tutte co-