3(3 INTRODUZIONE*
Gre orovius ; c la Storia romana di Mommsen, al quale sarebbero più riconoscenti gl'Italiani se alla vastità della dottrina accoppiasse meno spirito di parte
e maggiore equità di giudizi. .
Chiudo questo breve cenno sulla letteratura germanica col nome di Alessandro Humboldt (1769-1859), che nel suo Cosmos ha mostrato la relazione che passa tra i fatti della natura, gli avvenimenti della storia e l'analogo ^ fiorire e decadere delle letterature. È a dolersi che in così ampio trattato sul! universo non se ne indaghi l'origine, e la parola creazione sia presa in un senso che non l'è proprio; come non è bello che l'autore cortigiano troppo timido non ic mosca nello spirito umano diritti preziosi al paro della facoltà di conoscere^ Il Cosmoi poi quanto alla scienza fu padre glorioso d'ignobile figliuolanza, cioè di tutti que' trattati di storia naturale, che colla vivacità delle pitture credono di rendere popolare la scienza e la distruggono.
Tale era lo stato delle tre letterature che rappresentano la moderna civiltà di Europa. Il primato, che per oltre due secoli fu de' Francesi, è ora passato ai Tedeschi, i quali, a vero dire, lo esercitano con immensa operosità congiunta a non legittimo orgoglio. I Francesi furono novatori in ogni cosa fuori che nelle lettere: quando la Rivoluzione cangiava leggi, costumi, monete, il nome dello provincic e delle stesse parti dell'anno, poeti, oratori e storici si attenevano alla classica antichità; e l'Olimpo e l'Elicona non ebbero mai tanti cultori quanti ai tempi di Robespierre e del primo Napoleone.
Le innovazioni di Chateaubriand e della Stàel furono frutto di altri paesi. Ora i Tedeschi, che si vantano di avere liberata l'Europa dalla servitù della Francia, furono essi veramente che infransero il giogo delle vecchie rettoriche, e misero gl'ingegni per la nuova via feconda di tante meraviglie? Io credo che i Tedeschi sarebbero assai più candidi e giusti, se si appagassero di dire eh' è merito loro di avere ridotto a teoria quanto un altro popolo d'uno stesso sangue con loro più secoli innanzi aveva trovato. Gl'Inglesi primi a porger l'esempio di quella costituzione politica, a cui aspirano con incessante lotta i tempi moderni, gl'Inglesi stessi hanno creata l'odierna letteratura. Io vorrei mi si mostrasse quale novità letteraria sia stata predicata da Lessing, da Kant e dagli Schlegel, la quale già non fosse praticata da Shakspeare. Come Omero de' tempi antichi, Dante de' mezzani, così Shakspeare è il grande creatore de' tempi moderni; la Germania non pensò la riforma, se non dopo che conobbe l'opera del sommo Britanno. A Sliak-speare si aggiungano Milton, Goldsmith e Sterne ed avremo Klopstock, Wieland, Goethe, Riehter, Schiller, cioè tutti i pretesi creatori della nuova letteratura. Nella profondità del sentimento, ch'è lo speciale carattere della loro poesia, i Tedeschi eguagliano gii Inglesi; ma la forte educazione, che questi hanno sui classici greci e latini li tiene lontani dalle volgarità, a cui spesso si abbandona 1 in gegno tedesco. Mi pare che dagli Inglesi possiamo imparare moltissimo senza il pericolo di smarrirsi nelle nebbie, come fanno i Tedeschi, che le cose più semplici e piane mettono innanzi come tenebroso dettato di oracolo.
Ora venendo a noi, può l'Italia vantarsi di non essere stata da meno delle altre nazioni? Corsa e battuta continuamente dalle armi straniere, divisa in piccoli Stati, senza autorità nei consigli di Europa, senza commerci e senza colonie, mantenne almeno nelle lettere l'antico primato? Che cosa ha dato di originale e di grande all'Europa? Tocca dallo splendore delle letterature straniere, ed attratta ad ammirarle ed imitarle, seppe nondimeno serbare la sua stampa, per cui, dice Leopardi
Ancor per forza itaVian si noma
Quanto ha più grande la mortai natura ?
Io prima di entrare nella materia ed esporre la mia opinione sul valore proprio c relativo de' nostri scrittori, credo opportuno dichiarare in che modo io sia