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Storia della Letteratura Italiana
Dalla metà del 700 ai giorni nostri
Giacomo Zanella
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 192

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a cura di Federico Adamoli

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   capo i. 45
   luce, che bi danno le dottrine nello stesso luogo insegnate, devono aspirare al progresso Ielle seienze ed alla gloria delle seoperte. Neì settecento le Università nostre languivano; si feeero alcune luminose scoperte nella medieina e nella matematica, im le scienze naturali e le politiche non procedettero eon pari suceesso. Napoli nel^ 1754 vide istituirsi a spese di Bartolommeo Intieri fiorentino la prima cattedra di economia politica che fosse in Europa. L'Intieri avea posto tre condizioni che il re Carlo III accettò: che le lezioni si facessero in lingua italiana: ehe niun frate potesse mai avere quella cattedra; c che il Genovesi ne fosse u primo professore. Le due prime condizioni indicavano un progresso quasi portentoso nelle opinioni di quel secolo c di quella eorte. Dieei anni innanzi, professando rettorica in quella Università, si era spento il più originale de' moderni intelletti, Gian-Battista Vieo. In Firenze lo Spedale di Santa Maria Novella divenne un compiuto studio di medieina. Nella stessa Firenze il grande matematico Leonardo .\imenes siciliano istituì a sue spese due cattedre, l'una di astronomia c l'altra di medieina. Oltre l'Istituto, Bologna potè gloriarsi della sua Università, ohe nel principio del secolo si aeerebbe di speeiali eattedre di fisiea, di chimiea, di storia naturale, di geografia, di nautica, c di un gabinetto anatomico, che di-,®me dei più famosi di Europa pei preparati ehe aequistò dagli eredi dell' insigne Valsalva, e pei pezzi anatomici gettati in eera dal eelebre Ercole Lelli. In Padova l'orto botanico, il primo fondato in Europa fin dal seeolo deeimosesto, n arricchì per opera di Giulio Pontedcra e per la munificenza del Senato veneto i rare c costosissime piante: si aperse nell' Università un eopioso museo di storia naturale cd^un teatro anatomico; c nel 1767 una torre di Ezzelino cangiossi in una delle più belle e spaziose speeole di Europa. Nello stesso tempo un laboratorio di chimica ed una seuola di agraria migliorarono lo stato della nostra in-lusl-ia c delle nostre eampagne. Nè qui devo taeere un singoiar vanto della padovana Università, ed è che le lezioni fatte secondo il eostume in latino erano Bella più adorna eleganza ehe comportasse la seienza: il che nasceva dalla vicinanza e dall'esempio del famoso seminario. Fondato nel seeolo innanzi dal santo cardinale Gregorio Barbarigo con una biblioteca di rari manoscritti ed una vasta tipografia per le stesse lingue orientali, eoltivò fino dal suo naseere eon ispeciale amore la lingua latina, della quale compilarono il grande vocabolario, il più perfetto ehe abbia l'Europa, i professori Giaeomo Faeeiolati ed Egidio Foreellini.
   \ enezia nel 1774 alle sue scuole di nautica nell'Arsenale aggiunse una scuola di matemàtica per l'architettura navale: forse sperava ehe la scienza supplisse al ( ifotto di operosità ne' suoi cittadini. Mi si stringe il euore di affanno al pensare, come quel popolo eroieo, che guidato dalla sola esperienza aveva costrutte le 'tolte più poderose, che pel eorso di mille anni solcassero i mari, fosse costretto nel finire dell'ottocento a volgersi all' Inghilterra per un maestro di nautiea ; a quell'Inghilterra, ehe nel seieento domandava a Venezia il modello delle galere ed una compagnia di arsenalotti a costruirle ne' cantieri di Londra ! Non era peraltro interamente estinto l'ingegno de'Veneziani; e chi legge le Relazioni degli Ambasciatori Veneti nelle diverse eorti di Europa deve' meravigliarsi come tanta felicità di narrazione con tanta efficacia di stile uscissero da una città, e ie non poteva eerto gloriarsi nè del numero nè della bontà delle sue scuole. Ben è vero ehe l'educazione domestica, gli^esempi paterni e la lunga pratiea degli a fari sono la migliore delle rettoriehe. È a dolersi clic il Senato veneto nella 'lattazione degli affari spesso risgnardanti tutta l'Europa usasse il nativo dialetto; alletto pieno in vero di forza c di colorito, che sorto quando era floridissimo il commercio de' Veneziani co' Greei, pare che togliesse da quella lingua la pieghevolezza e l'armonia; ma non gustato nè inteso nel resto d'Italia. Quando nel 1762, si trattò della Correzione del Consiglio de' Dieci furono famose le arringhe dei patrizi Mareello, Zorzi Grimani, Malipiero e Renier; ma sopra tutti Mareo Fo-scarini traseinò gli animi colla sua splendida ed impetuosa eloquenza. Nelle u'