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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   1 fj
   PERIODO DELLE ORIGINI
   storico popolare, dimenticata la legge della quantità, si fou dava sul ritmo modulato colla sola norma dell'accento ».
   Delle infinite leggende sacre e profane (queste intorno a fatti e personaggi dell'antichità o dello stesso Medio Evo, o a tipi immaginati dalla fantasia popolare) pochissime sono di origine italiana; fra le quali vuoisi ricordare quella di Virgilio Mago nata a Napoli e di là poi divulgatasi nelle letterature d'Europa « assai più e prima fuori d'Italia che in Italia ». 9 Prodotto del misticismo del Medio Evo, della tendenza all'allegoria sono le moralisationes, libri di avvertimenti morali dati in forma simbolica: così nei bestiarii e lapidarti si esponevano i concetti simbolici che si volevano trovare negli animali e nelle pietre; così si ricavava a forza un significato morale da novelle e da favole, spesso anche puerili od oscene, come si vedo nei Gesta Boma-norum, libro divulgatissimo di novelle e leggende, orginario d'Inghilterra e variamente accresciutosi e modificatosi nel corso dei tempi.
   Delle molte enciclopedie, che raccolgono lo scarso sapere e i pregiudizi e gli errori del tempo, non se ne conosce nessuna che sia stata compilata in Italia, dove però furono assai diffuse le più reputate, fra lo quali primeggia lo Speculum majus di Vincenzo di Beauvais (sec. XIII).
   Il sentimento religioso diè origine alla lirica sacra, e accanto ad inni letterari monotoni, freddi, chiusi in certe forme fisse, nacquero altri inni di carattere popolare, schietti, efficaci come il Dies irae, il Veni Creator, lo Stabat Mater. In questi, come ne' canfi storici, non si tiene più conto della quantità, ma il ritmo del verso è costituito dal numero delle sillabe e dalla disposizione degli accenti, ed è usata la rima, pronunziandosi così i versi volgari. La stessa forma ritmica hanno i canti, che fra noi però sembra poco attecchissero, dei Goliardi; col qual nome si designavano gli scolari vaganti (clerici vagantes) datisi a vita libera e fattisi giullari:10 sono canti pieni di vivacità scapigliata, spesso di acerbe satire contro la chiesa.
   Da cerimonie religiose nasce la drammatica delle nuove letterature. Il simbolismo del culto cristiano ne aveva in sé i germi, che primamente si svolsero nel dramma liturgico ; il quale, « avendo cominciato dall'essere soltanto un canto alterno dei sacerdoti fra loro e col popolo », diviene « ben presto un racconto rappresentato », messo assieme con testi sacri riferentisi alla religiosa ri-