opera classica. Molte traduzioni sono attribuite ad un notaro fiorentino, Bono Giamboni, altre a Brunetto Latini, ecc.
Dal francese si tradussero varie opere come il Trésor di Brunetto Latini, I viaggi di Marco Polo, la Tavola Rotonda; da una versione francese il trattato latino De regimine principum di Egidio Colonna, e da una redazione francese il Libro de' sette Savi, che Venuto dall'India si divulgò in occidente, tradotto prima in latino, poi nelle varie lingue di Europa. Piuttosto riduzioni che versioni sono i dodici Conti Morali, dove l'intento satirico dei dodici fabliaux, onde son tratti, è cambiato in un intento morale e religioso, i Fatti di Cesare, i venti Conti di antichi cavalieri. Hanno svariati soggetti, e da varie fonti derivano le Cento Novelle Antiche d'ignoto autore, ma certamente fiorentino; «fra i libri di prosa del sec. XIII quello, come dice Adolfo Bartoli, che ci si presenta più originale e caratteristico ». Alcune di queste novelle sono brevissime, rapidi, aridi cenni di un fatto senza alcun svolgimento; altre sono sviluppate con efficace sobrietà e con semplice e naturale grazia; tutte hanno molto pregio per la lingua. 31
In volgare si composero in questo periodo alcuni trattati, come quello, astronomico e geografico, Della composizione del mondo di Ristoro d'Arezzo, scritto nel dialetto aretino; e il Fiore di virtù di Tommaso Gozzadini bolognese, libro di sentenze ed esempi morali. 32 A Bono Giamboni è attribuita l'Introduzione alle virtù, viaggio allegorico con personificazioni simboliche.
Delle cronache volgari attribuite al sec. XIII si citavano un tempo specialmente i Not amenti o Diurnali di Matteo Spinelli da Giovinazzo e la cronaca di Firenze di Ricordano Malispini: ma quelli sono stati dimostrati apocrifi; e si giudicò anche accertato che la cronaca, la quale va sotto il nome di Ricordano Malispini, fosse una compilazione del sec. XIV, fatta in gran parte sul Villani, o piuttosto su un compendio di questo, ora però ne è di nuovo difesa validamente l'autenticità.33 Noteremo una cronachetta pisana, una lucchese, una fiorentina erroneamente attribuita a Brunetto Latini, la narrazione che della battaglia di Montaperti scrisse un anonimo senese.
Nel periodo delle origini si scorgono i germi (li forme letterarie, che nei tenrpi successivi fioriranno splendidamente. La poesia religiosa assorge alla divina bellezza del poema dantesco: