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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

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a cura di Federico Adamoli

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   1 fj PERIODO DELLE ORIGINI
   
   G. Bertoni, Il Duecento cit., cap. XI; G. Volpi, Il Trecento (Stor. letter. d'Italia ecc.), 2a ediz., Milano, 1907, cap. I; ecc.
   25 Vedi G. Zaccagnini, Gino da Pistoia, Pistoia, 1919; Le Rime di Gino da Pistoia, a cura di G. Zaccagnini, Ginevra, 1925; ecc.
   26 Vedi V. Cian, La satira (Stor. dei generi letter. ital.), voi. I, cap. I, n, Milano, F. Vallardi, 1924.
   27 Vedi T. Casini, Un poeta umorista del sec. XIII, in Scritti Danteschi, Città di Castello, 1913; I. Del Lungo, Un realista fiorentino de'tempi di Dante, nella Rivista d'Italia, ottobre e novembre 1899.
   28 Vedi I sonetti di Folgore da San Gimignano, con introduz. e note di F. Neri, Un. tipogr. editr. torinese.
   29 Vedi A. D'Ancona, Cecco Angiolieri di Siena, poeta umorista del secolo decimoterzo, negli Studj di critica e storia letter., 2a ediz., Bologna, 1912; Giorn. Stor. della letterat. ital., XLIX (1907), p. 383 e segg.; LII (1908), p. 449; Il Canzoniere di Cecco Angiolieri, con introduz. e note di C. Steiner, Un. tipogr. editr. torinese.
   30 Cfr. Bertoni, Il Duecento cit., pp. 232-33, 295.
   31 Vedi D'Ancona, Studj di critica e storia letteraria cit., parte 2a, p. 1 e segg. ; Le cento novelle antiche, con introduz. e commento di A. Marenduzzo, Milano, P. Vallardi; L. Dì Francia, Novellistica (Storia dei generi letter. ital.), voi. I, cap. I, Milano, F. Vallardi, 1924.
   32 G. Zaccagnini dimostra che Tommaso Gozzadini fin oltre il gennaio del 1329 non fu frate, e poiché nei manoscritti del Fiore è sempre ricordato come tale, ritiene probabile che l'opera sia composta dopo quella data, « pur non negando che il Gozzadini abbia potuto incominciare assai prima il suo trattato, e, compilandolo o ricopiandolo nella estrema vecchiezza, vi abbia apposto al suo nome la qualifica di frate ». Notizie ed appuntì per la storia letteraria del secolo XIV, nel Giorn. Stor. della letterat. ital., LXVI (1915), p. 330 e segg.
   33 Dell'autenticità, alla quale nessuno da molti anni prestava più fede, della cronaca del Malispini una strenua difesa ha fatta il Sicardi, vedi E. Si-cardi, Critica tedesca e suggestione italiana. —Ricordano Malispini fu un falsario ?, nella Nuova Antologia del 16 maggio 1917; G. Mazzoni, La questione Malispiniana, nella Nuova Antologia del 1° giugno 1922.