il secolo xiv
Dante Alighieri.
1. Il secolo XIV o periodo toscano. — 2. Vita di Dante. — 3. Le Rime, la Vita
Nuova. — 4. Il Convivio e le opere latine.
1. Dopo il breve periodo delle Origini la nostra letteratura nel Trecento 1 si eleva ad un'altezza, clie par prodigio, con la Commedia di Dante Alighieri (1265-1321), uno dei più grandi e meravigliosi capolavori del pensiero e dell'arte umana, il Canzoniere di Francesco Petrarca (1304-1374), il Decameron di Giovanni Boccaccio (1313-1375).
Alla letteratura del Trecento giustamente è stato dato il nome di periodo toscano, perché toscani furono questi tre sommi scrittori, e toscana, anzi più propriamente fiorentina, la lingua che essi adoperarono e che, già per natura adatta più d'ogni altro dialetto, divenne per loro opera la lingua letteraria della nazione; toscani poi i più e i migliori fra tutti gii altri scrittori: Dino Compagni e i Villani, il Cavalca, il Passavanti, Caterina da Siena, Franco Sacchetti, scrittore a&aotiae, novelliere e poeta, ecc.
Se già Dante, nonostante che la sua scienza sia medioevale, con la grande ammirazione dell'antichità classica, con la devozione per Roma (scrive nel Convivio, IV, 5, Che anche le pietre delle sue mura sono « degne di reverenza »), precorre il Rinascimento, quell'età cioè che, come vedremo, ebbe per proprio carattere l'amore fervidissimo, il fanatismo per gli studi classici, il culto dell'antica civiltà che si sarebbe voluto far rivivere; il Petrarca e il Boccaccio furono considerati gl'iniziatori del Rina-