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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   DANTE ALIGHIERI
   25
   del 1304, negli ultimi mesi della vita di questo. 17 Dimorò poi forse qualche tempo a Bologna.
   Nel 1306 lo sappiamo in Lunigiana: risulta da un atto del 6 ottobre che fu nominato procuratore dai marchesi Franceschino, Moroello e Corradino Malaspina per concludere la pace con Antonio vescovo di Luni, e che egli difatti la conchiuse. Quanto tempo rimanesse presso i Malaspina non ci è noto: nell'YIII del Purgatorio celebra splendidamente la cortese ospitalità di questa casa. Par certo che, come raccontano Giovanni Villani e il Boccaccio, si recasse a Parigi, probabilmente nel 1309, o nel principio del 1310. 18 Nél luglio di quest'ultimo anno, secondo una notizia che sembra si possa accogliere, sarebbe stato a Forlì. «
   Nell'ottobre del 1310 scendeva in Italia l'imperatore Arrigo VII, e l'animo di Dante si aprì alle più liete speranze; egli visitò l'imperatore, e scrisse tre epistole : con la prima, piena d'entusiasmo, esortava tuft-i i principi e reggitori e popoli d'Italia a confidare nell' imperatore, ad accoglierlo con gioia e con reverenza; nella seconda, datata del 31 marzo 1311 dalle sorgenti dell'Arno, fieramente rampognava e minacciava i fiorentini, che si preparavano a resistere ad Arrigo : la terza, del 16 aprile, dirigeva pure dalle sorgenti dell'Arno all'imperatore medesimo, che era occupato nell'espugnazione di Cremona, animandolo a venire a sottomettere prontamente Firenze. Queste lettere furono probabilmente causa che nella così detta Riforma di Baldo d'Aguglione, un ordine della Signoria del 2 settembre 1311 col quale a molti esuli era levato il bando, l'Alighieri fosse tra gli esclusi. Arrigo finalmente si avanzò nell'Italia centrale, prese in Roma la corona imperiale, assediò inutilmente Firenze, e improvvisamente morì a Buonconvento il 24 agosto 1313, mentre avviavasi contro Roberto d'Angiò: così cadevano le speranze di Dante. Nel 1314 (dov'egli si trovasse non sappiamo) scrisse, dopo la morte di Clemente V, una grave e solenne epistola ai cardinali adunati in conclave a Carpen-tras. 20 Dal XXIV canto del Purgatorio apprendiamo che una donna, la quale era ancora nubile nel 1300, fece piacere Lucca al poeta; e generalmente si crede assai probabile che il suo soggiorno in questa città cada fra gli anni 1314 e 1316, quando Uguccione della Faggiola se n'era insignorito.
   Nel 1315 due nuove condanne, pronunziate, una nell'ottobre