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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LA DIVINA COMMEDIA
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   punizioni più terribili; ritrovate queste con ingegnosa rispondenza ai peccati o per analogia (la maggior parte), o per contrapposizione, secondo quella legge che Dante chiama del contrapasso (Inf. XXVIII, 142), una specie di legge del taglione. 9 Così, per esempio, i violenti contro il prossimo sono immersi in una riviera di sangue bollente: l'analogia della pena alla colpa è qui evidente, come invece la contrapxoosizione nella pena degl'indovini; i quali, per aver voluto nella vita veder troppo dinanzi, nell'Inferno non possono guardare che indietro, avendo il viso voltato dalla parte delle reni, e sono costretti a camminare retrocedendo, Talvolta si trova insieme analogia e con-frapposizione.
   Appena entrati, i due poeti si avvengono, nell'Antinferno, nei vili, negli « sciaurati che mai non fur vivi » : il primo cerchio dell' Inferno è il Limbo, dove sono gli spiriti dei bambini morti senza battesimo, e degli uomini virtuosi vissuti prima di Cristo o fuori della fede : vengono quindi le vere colpe e i fieri tormenti. In tre grandi categorie distingue Dante i peccati (Inf. XI), d'incontinenza cioè, di violenza e di frode: se questa l'uomo usi «in colui che 'n lui fida », diviene tradimento. Sino alla città di Dite troviamo i dannati per colpe d'incontinenza;10 in Dite gli eretici; poi i violenti contro il prossimo, contro sé stessi e contro le proprie cose, suicidi cioè e scialacquatori, contro Dio e la natura, e contro l'arte o usurai; in Malebolge i frodolenti distinti in dieci specie, e nell'ultimo cerchio, diviso in quattro zone concentriche, diversamente denominate, nel fiume Cocito tutto ghiacciato, i traditori: i traditori dei parenti nella Gaina, della patria o della parte nell'aintenòra (o meglio diremo che qui è punito il tradimento politico), dei commensali e degli ospiti nella Tolomea, dei benefattori e della somma autorità spirituale e civile nella Giudecca. Nel mezzo di questa, nel fondo dell'inferno sta confìtto Lucifero, « il vermo reo che '1 mondo fora » : nelle sue tre bocche tiene e maciulla Giuda, Bruto e Cassio. Virgilio prende in collo Dante e, appigliatesi alle vellute coste di Lucifero, scende sino al centro della terra, quindi si capovolge e risale: escono poi per un piccolo foro d'un sasso, e riprendono via salendo per un cammino ascoso, che li conducp nell'emisfero -opposto al nostro.
   In quell'emisfero, che credevasi tutto coperto dalle acque, si inalza perfettamente antipodo a Gerusalemme, posta, secondo