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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IL SECOLO XIV
   Dante, nel eentro della terra, l'altissimo monte del Purgatorio, 11 diviso come l'Inferno, in nove parti: Antipurgatorio, ove stanno le anime di coloro clie morirono pentiti- ma scomunicati, « in contumacia di Santa Chiesa », e di quanti tardarono a pentirsi alla fine della vita; le sette balze del Purgatorio, in ciascuna delle quali si espia (con pena conveniente alla colpa, come nell'Inferno, per analogia o per contrapposizione) uno dei sette peccati capitali, che scemano di gravità via via che si sale; e il Paradiso Terrestre su la cima. Nel Paradiso Terrestre discende Beatrice con una mistica processione: Virgilio scompare: Beatrice rimprovera a Dante i suoi falli, ed ei li piange amaramente; poi da Matelda, che presiede a quel luogo, è tuffato nel fiume Lete, che porta l'oblio dei falli commessi: Beatrice allora gli appare in tutta la sua ineffabile bellezza. Segue una simbolica visione, nella quale sono rappresentate le vicende della Chiesa: infine Dante è immerso da Matelda nel fiume Eunoè, che ravviva la memoria delle buone opere, e ne esce « puro e disposto a salire alle stelle ». Affissandosi negli occhi di Beatrice, è tratto a volo su di cielo in cielo sino all'Empireo. 13 La struttura dei cieli non è fantastica, ma strettamente scientifica, secondo il sistema tolemaico : sono nove cieli mobili e uno immobile che tutti li contiene, l'Empireo. Le anime, come luci, mobili e vivissimi splendori (salvo nel primo cielo, dove ancora traspaiono i volti tenuemente delineati), appariscono a Dante nelle varie sfere celesti, perché possa farsi un concetto della gradazione della beatitudine; ma hanno propriamente sede nell'Empireo, dove tutte, con quelli aspetti che avranno a l'ultima giustizia, nel giorno del Giudizio Universale (Par. XXX, 43-45), quando la carne gloriosa e santa fia rivestita (Par. XXIV, 43-44), ei le rivede disposte in forma di rosa splendente intorno a un punto fulgentissimo, che è Dio. Per la intercessione della Vergine, pregata da San Bernardo, è fatto quindi capace di spingere la vista nell'eterna luce, di contemplare i misteri della Trinità e dell'Umanità di Cristo; e la visione si dilegua.
   2. Ed ora osserviamo brevemente l'allegoria13 (vedi Convivio, II, 1). La Commedia rappresenta la redenzione dell'anima umana dal peccato; e Dante è figura dell'anima umana, dell'uomo in generale. La selva, in cui egli si trova smarrito, simboleggia le passioni e i vizi: il colle, cui vorrebbe salire, ha un significato affatto contrario a quello della selva, e rappresenta