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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   e il, risorgimento nazionale
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   deputato al Parlamento, ma non ebbe parte importante nella politica, e dimorò a Livorno attendendo agli studi e a scrivere: morì in una sua villa presso Cecina nel 1873. Egli ebbe, coinè dice il Martini, « un'adolescenza senza carezze, una gioventù senz'amore»: «bisognava mansuefarlo e lo inacerbirono»; onde « stimò la vita un morso datogli a rodere e, quasi per confortarsene, si compiacque nel contemplare i tristi aspetti delle cose e descriverli ».29 Le lettere però, che sono state raccolte e edite, ci consentono di sorprendere il cupo e terribile scrittore livornese « più e più volte in espansioni di affetto sincero, semplice e forte; di vederlo, benché più di rado, non interamente schivo del buon umore, della giovialità, della facezia innocente»: bellissime le lettere al nipote Franceschiiio Michele Guerrazzi, « amorosissimo, piene di consigli, di avvertimenti paterni, dove non sai se più ammirare la nobiltà degl'ideali additati al giovane, o l'austerità delle norme segnate perché questi li consegua».30
   Un bel romanzo storico sono le Confessioni d'un ottuagenario, l'opera principale e notevolissima, di Ippolito Nievo, 31 giovine di splendido ingegno, garibaldino valoroso, nato in Padova nel 1831 e perito miseramente nel 1861, in un naufragio, mentre tornava dalla Sicilia. L'autore, fìngendo che Carlo Altoviti vecchio di più d'ottant'anni scriva le sue memorie, rappresenta con verità storica e con arte un lungo e importante periodo della vita italiana, dalla rivoluzione francese ai suoi tempi. Hanno somiglianza con le Confessioni d'un ottuagenario, ma pregio molto minore, i Cento anni di Giuseppe Rovani di Milano (1818-1874). 32 Uno scrittore genovese, Giovanni Ruffini (1807-1881), amico del Mazzini e vissuto quasi sempre in esilio, scrisse in inglese il Lorenzo Benoni e II Dottor Antonio, romanzi lodatissimi e celebri.
   5. Anche di gran parte delle più notevoli opere e scritture filosofiche, storiche, critiche, ecc., nell'età del Risorgimento nazionale, è anima l'amor della patria. Vivissima ed efficacissima fu l'aspirazione alla gloria e alla grandezza dell' Italia in Vincenzo Gioberti. 33 Questi nacque a Torino nel 1801 di povera famiglia: sacerdote patriotta, dovè esulare per le sue opinioni: a Bruxelles scrisse varie opere filosofiche ed il Primato morale e civile degl'Italiani, uscito nel giugno del 1843 e accolto con grande entusiasmo: in questo libro esaltava l'Italia e il catto-licismo, e proponeva la confederazione dei vari stati sotto la