Stai consultando: 'Storia della Letteratura Italiana ', Giovanni Antonio Venturi

   

Pagina (273/334)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (273/334)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   266
   la lktteratltra italiana
   beri, Il Bove, Virgilio, Funere mersit acerbo, Santa Maria degli Angeli, Traversando la maremma toscana, e molti altri: nessuno dopo il Foscolo trattò il sonetto col magistero d'arte del Carducci, clie ottimamente l'usò anche come metro narrativo nel Qa ira. Il volume delle poesie complete si chiude col frammento della Canzone di Legnano (Il Parlamento) ; e dell'intero poema lascia un acuto desiderio quella prima parte d'intonazione epica così robusta, austera e grandiosa.
   Il Carducci è scrittore sommo anche nella prosa per l'originalità, il vigore, l'efficacia, la varietà dello stile, per la ricchezza e la padronanza della lingua, così della lingua viva della tradizione letteraria come della pura e fresca dell'uso moderno: polemista agile e fortissimo, talvolta troppo focoso ed eccessivo ma leale sempre; critico in cui gareggiano la finezza e la sicurezza del giudizio, la dottrina e l'eleganza; oratore meraviglioso. Del suo discorso per Giuseppe Garibaldi ben dice il Mazzoni che « nessun altro capolavoro ha la eloquenza italiana che possa essergli paragonato»: le qualità eccellenti, dell'oratore e insieme del critico risplendono nei discorsi Dello svolgimento della letteratura nazionale e Del rinnovamento letterario in Italia, L'opera di Dante, Presso la tomba di F. Petrarca, Ai Parentali di G. Boccaccio, ecc.
   Dal periodo delle origini (al quale, come al sec. XV, il Carducci volse la propria attenzione quando quelle età erano ancora così trascurate e mal note) sino ai nostri tempi non v'è parte della letteratura italiana che egli non abbia studiata a fondo. Muove da un esame preciso e compiuto dei fatti ai ben ponderati e acuti giudizi: dalla indagine erudita, diligente e paziente, in cui pur si compiacque e fu maestro di metodo, di avvedutezza e di misura, si eleva alle più sagaci e nuove osservazioni d'arte e di stile, alle sintesi dense ed eloquenti, alla luminosa ricostruzione storica d'un periodo letterario.
   Nell'opera del Carducci molto è da studiare e da imparare nel rispetto della dottrina e dell'arte, di cui egli ebbe così vivo e squisito il sentimento, così profondo il culto : ma si consideri pure (ammaestramento anche più utile ed alto) com'essa rispecchi l'animo, anche se talvolta soverchiamente eccitabile ed impetuoso, probo e nobile dell'autore, la sincerità inflessibile, l'ardente amore della patria;17 come sia ispirata da un'elevatissima idealità.