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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   la lktteratltra italiana
   Domenico Gnoli di Roma (1838-1915), erudito e critico valoroso, coltivò anche la poesia con passione, e non senza fortuna quando, preso il nome di Giulio Orsini, pubblicò nel 1903 il volume di liriche Fra terra ed astri, poi nel 1905 Jacovella, e fu creduto un nuovo e giovanissimo poeta. 22
   Giuseppe Chiarini di Arezzo (1833-1908) ed Enrico Nencioni fiorentino ( 1837-1896)23 strinsero sino dalla giovinezza amicizia col Carducci; del quale il Chiarini (sempre ultimissimo suo) narrò poi la vita con fraterna affezione, e difese e illustrò l'opera con amore e con sincerità. Come prosatori e come poeti manifestano però un proprio carattere, e non si fecero imitatori del più celebre amico; anzi il Nencioni ebbe sempre indole, convinzioni e anche predilezioni e gusti letterari molto diversi. 24 Questi scrisse poche poesie delicate e belle; e'il Chiarini, fra vari altri versi, le Lacrymae, in cui significò con accenti com-moventissimi il disperato dolore per la morte di un figliuolo giovinetto, e le agili e vivaci traduzioni dello Heine. Ma sono l'uno e l'altro più noti come critici. Il Nencioni, autore di prose critiche e conferenze attraenti e colorite, ha il principal merito di aver giovato a far conoscere e pregiare in Italia le moderne letterature straniere, specialmente l'inglese. Anche il Chiarini molto seppe e si occupò, con versioni e studi pregevoli, di letterature straniere; né trascurò le letterature classiche (dalle quali fece pure buone traduzioni); e nella nostra con particolare amore e perseveranza prese ad argomento dei suoi lavori il Foscolo, il Leopardi e il Carducci.
   Amici e ammiratori del Carducci furono anche il Panzacchi, Olindo Guerrini, Vittorio Betteloni; e attorno a lui fanno fiorita corona il Marradi, il Mazzoni, i suoi discepoli carissimi Severino Ferrari e Giovanni Pascoli, e altri.
   Enrico Panzacchi di Ozzano nel Bolognese (1840-1905), critico giudizioso e acuto di letteratura e d'arte, conferenziere e oratore molto lodato, garbato novelliere, 23 i. vari sentimenti e le molteplici impressioni dell'animo suo seppe spesso cogliere e ritrarre in versi spontanei e limpidi, foggiati agevolmente con mano franca d'artista.26 Molte odierne di poche strofette brevi hanno una grazia squisita; ma anche altre corde il poeta sa talvolta far vibrare con suoni alti e vigorosi. 27
   Olindo Guerrini,38 nato a Sant'Alberto presso Ravenna (1845-1916), vivace ingegno, erudito serio e paziente e spigliato e