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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   \ nella 2» metà del sec. xix e nel princ. del xx 281
   Qualcuno se ne trova anche noi Teatri dialettali di altre regioni. Augusto Novelli (1866-1927) tentò di avvivare quello vernacolo fiorentino; per il quale compose alcune commedie spontanee, fresche, sincere, che furono accolte dal pubblico con gran festa.
   6. La nostra letteratura, massimamente la prosa, era in un momento di grande stanchezza e povertà, quando Edmondo De Amicis 63 pubblicava, nella Italia militare e nella Nuova Antologia (1868-1869), i bozzetti che divennero poi la Vita militare, e che suscitarono vero entusiasmo. Così il De Amicis, il quale, nato in Oneglia il 31 ottobre del 1846, era uscito ufficiale dalla Scuola di Modena e aveva fatta la campagna del 1866, si trovò d'un tratto, giovanissimo, uno scrittore celebre. Lasciate le spalline, si diede alla letteratura, e a Firenze studiò la lingua con la passione di un fervente seguace della dottrina manzoniana. Dopo un volume di novelle ( 1872) e un altro di Bicordi del 1870-71, cercò argomenti ai libri, che il pubblico avidamente aspettava da lui, nei viaggi, e dal 1872 al '79 diede alle stampe i volumi: Spagna, Olanda, Bicordi di Londra, Marocco, Costantinopoli, Bicordi di Parigi, la raccolta di Pagine sparse.
   Tutti questi libri, coloriti e dilettevoli, furono accolti con vivissima festa; e con grande benevolenza, veramente superiore al merito, anche, nel 1880, le mediocri Poesie. Seguirono i Bi-tratti letterari (1881); Gli Amici (1883), una delle opere più ampie e più notevoli per ricchezza di osservazione psicologica, benché non delle più lette, del nostro autore; Alle porte d'Italia, volume che si ricongiunge a quelli su i viaggi (stampato nel 1884, e quattro anni dopo in una nuova edizione interamente rifatta) ; nel 1886 il Cuore, libro per i ragazzi, il quale ha avuto tal numero di edizioni e di traduzioni da dover essere considerato uno dei libri più popolari delle moderne letterature.
   Col Cuore il De Amicis cominciava lo studio della vita del popolo, e vi si appassionava poi sempre più, traendone ispirazione e argomento alle più importanti opere successive: Sull'Oceano (1889), LI romanzo di un maestro (1890), Fra scuola e casa (1892), La carrozza di tutti (1899). Si era intanto inscritto nel partito socialista, cui, pur tenendosi fuori dalla vita pubblica, procurò dare aiuto con la sua penna, anche con articoli e conferenze di propaganda: lungamente lavorò attorno ad un libro che si proponeva d'intitolare Primo Maggio, ma non ne