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la lktteratltra italiana
pubblicò clie un solo capitolo, nella Nuova Antologia del 1° maggio 1902.
Dal 1875 circa il De Amicis si era stabilito a Torino, e qui, e anche in montagna nei mesi estivi o nell' inverno in Riviera, attendeva allo studio e alla sua opera di scrittore indefessamente. Terribile fu il colpo che riceve per il suicidio d'uno dei due figliuoli amatissimi: pure egli potè rimettersi al lavoro, e seguitò a scrivere e a pubblicare sin che la morte lo colse improvvisamente l'I! marzo 1908 a Bordighera.
Ai volumi già indicati mi contenterò di aggiungere, fra vari altri, i Bicordi ci' infanzia e di scuola (1901) e V Idioma gentile (1905). 61
Il De Amicis, come uomo e come scrittore, è degno della simpatia e della stima che lo circondarono. L'opera sua ne riflette la bontà e la sincerità dell'animo e la lucidezza dell'ingegno, benché non si elevi a grande altezza, né sia certo scevra di difetti. Agli scritti giovanili specialmente fu rimproverata la troppa facilità della commozione e delle lagrime; nei libri che descrivono i viaggi furono biasimate l'esagerazione e la maniera; negli scritti narrativi d'invenzione fu notata la scarsezza e la debolezza della facoltà inventiva: ma non ostante i non lievi difetti il De Amicis piacque e piace a un infinito numero di lettori, e, se non può disarmare, mitiga almeno anche la critica più severa con le sue qualità di moralista sincero e caldo, di osservatore attento e sereno, di scrittore pieno di naturalezza, molto spesso dilettevole ed efficace nel raccontare e vivace e nitido nel descrivere.
Poco prima del De Amicis cominciò a farsi conoscere come romanziere Anton Giulio Barrili. 05 Nacque a Savona nel 1836: fu coraggioso garibaldino, giornalista battagliero, patriotta e cittadino attivo e stimato, negli ultimi anni professore, amato e operoso (se anche non pienamente fornito della preparazione e di tutte le attitudini necessarie), di letteratura italiana nella Università di Genova: morì in una villa presso Savona nel 1908. Il Barrili pubblicò una sessantina di volumi di romanzi, racconti e novelle, alcuni dei quali ebbero diffusione grandissima, come questi, usciti fra il 1865 e il '77: Capitan Dodero, Santa Cecilia, Val d'olivi, Come un sogno, Cuor di ferro e cuor d'oro, L'olmo e l'edera, ecc.
Quando non si abbandonò troppo alla naturale facilità dell'immaginare e del raccontare (non senza somiglianza e mono-