Stai consultando: 'Storia della Letteratura Italiana ', Giovanni Antonio Venturi

   

Pagina (293/334)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (293/334)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   286
   la lktteratltra italiana
   molte parti.e massimamente nella figura così vera e viva del protagonista.
   Novelliere vivido e geniale è Renato Fucini (cui già si accennò per le poesie vernacole), autore delle Veglie di Neri, paesi e figure della campagna toscana, e di un'altra raccolta di racconti All'aria aperta, scene e macchiette della campagna toscana. Semplice e schietto nella invenzione e nella forma, signore della lingua senza ostentazione e inutile sfoggio, con uno stile limpido e agile, il Fucini incatena subito l'attenzione, e procede rapido non lasciando languire l'interesse un solo momento; con la massima naturalezza diverte, sa far sorridere e anche prorompere in una risata, e commuove fino alle lagrime.
   Alcune novelle, come Tornan di maremma, Dolci ricordi e altre, sono veri capolavori. « C'è nelle pagine del Fucini, osserva egregiamente il Croce, qualcosa di semplice e di virile, nel riso come nel pianto: una certa sprezzatura nel modo, di narrare, come di uomo di poche parole, che, parlando'tra amici, si abbandona talvolta al ricordo di casi che gli sono accaduti o ai quali ha assistito, e si trova condotto alla commozione senza averla cercata, e, giuntovi, non v' insiste sopra, ma si arresta e tace ». 71
   Federico De Roberto (nato a Napoli nel 1866, morto a Catania nel 1927), autore di romanzi, novelle e altri svariati libri, che ne fanno conoscere il cólto e nobile ingegno, raccomanda il suo nome specialmente al romanzo I Viceré, vasta narrazione, ricca d'interesse psicologico e storico, degna di essere ricordata con i grandi romanzi del Verga.
   Federico Tozzi di Siena (1883-1920), fu troppo presto rapito alla vita e alla letteratura, quando massimamente con Tre croci (uscì postumo II Podere) si era dimostrato uno dei nostri narratori più forti. 72
   Dei viventi scrittori di romanzi, novelle, racconti, prose d'arte (la numerosa schiera ogni giorno aumenta) ricorderò solo alcuni fra quelli di maggior nome. Luigi Pirandello (del quale già si è fatto cenno per le opere drammatiche), novelliere di straordinaria fecondità e romanziere, è un amaro umorista originalissimo, specialmente in alcune novelle ammirabile. Dei romanzi ancora il più letto e gustato è II fu Mattia Pascal, col quale cominciò la grande fama del Pirandello. Grazia Deledda (nata a Nuoro in Sardegna nel 1875), la quale meritò nel 1927 l'alto