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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   288 la lktteratltra italiana
   lice scelta nel .1897 fu nominato governatore dell'Eritrea, dove rimase dieci anni adempiendo all'arduo ufficio con esemplare zelo e avvedutezza. Nel 1914 entrò come ministro delle Colonie nel ministero composto e presieduto dal S.alandra, e fu grande fautore del nostro intervento nella guerra. Dopo la quale riprese, in una vigorosa e serena vecchiezza, l'opera sua di studioso e scrittore. Pubblicò 11 Quarantotto in Toscana. Diario inedito del Conte L. Passerini De' E itti (1918); Due dell' estrema: il Guerrazzi e il Brofferio. Carteggi inediti (1920); nel 1922 una satirica « novella all'antica », A Pieri-posa, e un libro forbito e piacevolissimo di Confessioni e ricordi (un secondo volume n'è uscito postumo). Fu nominato nel 1923 senatore e nel 1927 Ministro di Stato. Nel 1928 finiva placidamente nella sua villa di Monsummano la lunga, operosa e nobile vita.
   Nei proverbi drammatici in versi (Chi sa il giuoco non l'insegni, ecc.) e nei racconti, meglio ancora negli articoli, nei discorsi, negli studi critici e storici, nel libro Neil'Affrica italiana, nelle Confessioni e ricordi, il Martini è scrittore di una insuperabile eleganza, signorile e spigliata. I volumi Al teatro; Simpatie; Pagine raccolte; G. Giusti, studi e discorsi, ecc., dimostrano, insieme con la xiurezza e la perspicuità e la vivacità del prosatore, la valentia del critico giudizioso e arguto ed il suo gusto squisito.73
   Un altro arguto scrittore toscano, limpido e sostanzioso, è lo Scolopio Ermenegildo Pistelli, nato a Camaiore (Lucca) nel 1862, morto a Firenze nel 1927 fra grande compianto, poiché era una simpatica e bella figura di uomo, di sacerdote, di maestro, di ardente patriotta. Fu dotto ed esperto filologo, valentissimo grecista, ottimo professore di grammatica greca e latina nell' Istituto di Studi Superiori di Firenze (ora Facoltà di lettere e filosofia della R. Università); ma col suo ingegno pronto e versatile, col suo vivo interesse per la letteratura, la storia e tutta la vita italiana, con la sua cultura vasta, trattò egregiamente svariati argomenti di letteratura, di educazione, di politica, ecc. in una infinità di articoli di giornali e riviste, di opuscoli, discorsi, conferenze. Curò, ben preparato e con retti criteri, per la Società Dantesca Italiana, l'edizione delle Epistole, delle Egloghe e della Questio de aqua et terra di Dante, e fece esposizioni per ogni rispetto eccellenti di alcuni canti della Divina Commedia. Pubblicò un utile e bel commento dei Promessi Sposi, una Piccola antologia della Bibbia volgata con in-