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traduzioni e note, eco. Alcuni suoi scritti raccolse nel volume Profili e caratteri (1921); altri, dopo la morte di lui, furono raccolti nel volume Eroi, uomini e ragazzi, con prefazione di Benito Mussolini (1927). Bastano questi due volumi, e quel capolavoro che sono le Pistole d'Omero (il famoso, simpaticissimo Omero Pedi), a far conoscere e amare l'ingegno e l'animo e l'arte del Pistelli. u
Ugo Ojetti, nato a Roma nel 1871, rassomiglia al Martini per certe qualitą dell'ingegno agile, cólto e arguto e per la vivace eleganza dello stile. Autore di novelle e romanzi, giornalista, dotto e finissimo critico d'arte, sempre si fa leggere con interesse e piacere. Attraenti e belli segnatamente i suoi volumi di Cose viste, ove sono pagine delle pił efficaci e ammirevoli della moderna prosa italiana.
7. Passiamo alla storia e alla critica. 75 Storico dei pił eminenti č Michele Amari di Palermo (1806-1889), patriotta, professore dottissimo, ministro con Garibaldi in Sicilia e poi del Regno d'Italia: magistrali sono la sua Guerra del Vespro Siciliano e la Storia dei Mussulmani in Sicilia. Atto Vannucci di Tobbiana nel Pistoiese (1810-1883), dotto e virtuoso uomo, scrisse la Storia dell'Italia antica, I martiri della indipendenza italiana ed altri buoni libri con stile semplice e robusto. Cesare Cantł, nato a Brivio in provincia di Como nel 1804 e morto a Milano nel 1895, compose una notissima Storia universale, la Storia degli Italiani, la Storia di cento anni (1750-1850) e altre innumerevoli opere storiche e letterarie. Una dotta e poderosa monografia storica č la Storia documentata di Carlo V in correlazione all'Italia di Giuseppe De Leva, nato a Zara nel 1821 e morto nel 1895 a Padova, dove era maestro esimio di storia nella Universitą.
Pasquale Villari76 napoletano (1827-1917), nel 1849 rifugiatosi a Firenze compose con lungo studio la Storia di Girolamo Savonarola e de' suoi tempi, che uscģ in luce la prima volta dal 1859 al '61, rivelando il forte e acuto ingegno, la soda dottrina, la mirabile semplicitą e chiarezza di esposizione dell'autore; il quale era stato intanto nominato professore di storia moderna nell'Universitą di Pisa, di dove passņ poi all'Istituto di Studi Superiori di Firenze. Il Villari (per pił legislature deputato al Parlamento, poi senatore, nel 1869-70 segretario generale e nel 1891-92 ministro della Pubblica Istruzione), senza interrompere
19 Venturi, Storia della Letter. ital.