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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

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a cura di Federico Adamoli

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   \ nella 2» metà del sec. xix e nel princ. del xx 291
   illustri contemporanei e di un bel libro su Gino Capponi, i suoi tempi e i suoi amici. Di argo nienti storici e letterari assai diversi, dalla Riforma al Risorgimento nazionale, dalla novella del Cinquecento al Teatro italiano del sec. XVIII, ecc., trattò Ernesto Masi bolognese (1837-1908) in molti libri, articoli e conferenze. esemplari per dottrina e acume e insieme per chiarezza e vivacità.
   Tulio Massarani di Mantova (1826-1905), copioso poligrafo, compose notevoli biografie di Cesare Correnti e di Carlo 'Tenca. Giuseppe Guerzoni pure mantovano (1835-1886), ufficiale garibaldino, e negli ultimi anni della sua vita professore di letteratura italiana prima nella Università di Palermo poi in quella di Padova, fu biografo imparziale ed efficace di Garibaldi e di Nino Bixio. Un altro valoroso garibaldino, Giuseppe Cesare Abba, di Cairo Montenotte (1838-1910), nel cinquantenario della liberazione della Sicilia nominato senatore fra l'approvazione e il compiacimento generale, e fra vivissimo compianto morto pochi mesi dopo a Brescia, dove era insegnante e direttore dell'Istituto Tecnico, fu degno narratore, con uno stile tutto nerbo e fuoco, della eroica impresa dei Mille nello stupendo volumetto Da Quarto al Volturno, noterelle di uno dei Mille. Scrisse anche altri libri con puro e alto amor di patria, con arte schietta e franca. 77
   Fra i libri di memorie primeggiano le Ricordanze della mia vita di Luigi Settembrini napoletano (18 1 3-18 7 7), 78 che per la patria patì lunga prigionia e per poco non fu giustiziato. Fece in carcere una bella versione di Luciano; dopo la rivoluzione insegnò letteratura italiana nella Università di Napoli e pubblicò le Lezioni di letteratura italiana. Le Ricordanze, che sventuratamente non potè compiere, commuovono per calore e gentilezza di affetti, come anche molte lettere di lui, e per la lucida vivezza della narrazione. Dilettevole e sana lettura è quella dei Ricordi autobiografici del celebre scultore Giovanni Duprè senese (1817-1882), scritti con semplicità e con molto garbo. Lasciarono pure libri di memorie Garibaldi, Angelo Brofferio, Giuseppe Montanelli di Fucecchio (1813-1862); Marco Minghetti bolognese (1818-1886), uomo politico illustre, ottimo oratore ed elegante scrittore di politica, d'arte e di letteratura; Maurizio Bufali ni celebre medico, Giovanni Arrivabene, Francesco De San-ctis, l'editore Gaspero Barbèra, il generale Enrico Della Rocca, Giovanni Visconti Venosta ed altri. 79