nella 2» metà del sec. xix e nel pbinc. del xx 295
icritici; ai quali tenner dietro il libro Sulle poesie di Vincenzo [Monti, gli Studi sul Petrarca, gli Studi di letterature straniere, gli Studi-di letteratura italiana, gli Studi sul Leopardi, W. E. Glad-stone nelle sue relazioni con l'Italia, eco. Lo Zumbini fu dei primi a ricercare, con diligenza e avvedutezza, le relazioni fra la letteratura nostra e le straniere. Oltre il Petrarca e anche il Boccaccio (per alcune delle opere minori), specialmente alcuni scrittori moderni offrirono argomento alla sua critica, ove la dottrina si congiunge col buon gusto, l'Alfieri, il Monti, il Foscolo (bellissimo lo studio su La poesia sepolcrale straniera e italiana e il carme del Foscolo) e massimamente il Leopardi dai primi Saggi critici ai due volumi del 1902-1904. 91
Isidoro Del Lungo, nato a Montevarchi nel 1841 e morto a Firenze nel 1927 (fu compilatore del Vocabolario della Crusca, senatore, ecc.), dopo una pregiata edizione delle Prose volgari inedite e poesie latine e greche edite ed inedite di Angiolo Poliziano (1865) e accurate ricerche intorno a questo autore, pubblicò in quattro grandi volumi, fra il 1879 e il 1887, un'opera diligentissima ed eruditissima su Dino Compagni e la sua Cronica; la quale opera fu preparazione ai successivi studi danteschi, che hanno procurata all'autore la fama di uno dei maggiori dantisti moderni: Dell'esilio di Dante, Dante nei tempi di Dante, Dal secolo e dal poema di Dante, Da Bonifacio VIII ad Arrigo VII (in una nuova edizione [1921] col titolo cambiato: I Bianchi e i Neri), il commento della Divina Commedia (1926), ecc. In questi ed altri libri (Florentia, uomini e cose del Quattrocento; La donna fiorentina del buon tempo antico; Patria italiana; ecc.) si ammira, insieme con la erudizione e la sana critica, la pura ed eletta elocuzione, la classica nobiltà dello stile. Il Del Lungo fu conferenziere dei più desiderati e acclamati, ma si dovrebbe dire più propriamente oratore, per la struttura e lo stile dei suoi discorsi; i quali (parte ristampati nei volumi indicati) sono dei più belli in raccolte pregevolissime di conferenze come La vita italiana e la Lectura Dantis in Or San Michele. 92
Benemerito e illustre dantista fu pure Francesco d' Ovidio. Nacque a Campobasso nel 1849 e morì a Napoli nel 1925: fu professore di lingue e letterature neolatino nella Università di Napoli, senatore, ecc. Linguista esimio, dimostrò anche nella critica letteraria, principalmente studiando Dante e il Manzoni, l'acume dell'ingegno dottissimo. Pubblicò nel 1878 un volume