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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   nella 2» metà del sec. xIx e nel pbinc. del xx 297
   E. G. Parodi genovese (1862-1923), fu nel E. Istituto di Studi Superiori di Firenze professore di storia comparata delle lingue classiche e neolatine, e nella glottologia, nella filologia, nella critica erudita maestro insigne; ma ebbe anche un sentimento della poesia' così vivo e squisito, che alcuni suoi scritti danteschi possono trovar luogo accanto ai più bei saggi del De Sanctis. Degli studi danteschi fu particolarmente appassionato e grandemente benemerito: di gran pregio è il suo volume Poesia e storia nella « Divina Commedia », importanti le sue note e recensioni nel Bulléttino della Società Dantesca Italiana; del quale egli assunse la direzione nel 1906, quando la lasciò, dovendosi allontanare da Firenze, Michele Barbi, un altro dei migliori e più autorevoli dantisti. Utilissima e apprezzatissima in Italia e fuori fu questa rassegna critica degli studi danteschi sotto la sapiente direzione del Barbi e poi del Parodi, dopo la cui morte è gran peccato non si sia trovato modo di continuarne la pubblicazione. Ma se Dante soprattutto avvinse e occupò la mente e l'operosità del Parodi, anche di molti altri autori antichi, moderni, contemporanei e di altre questioni letterarie egli scrisse con dottrina, acume e finissimo gusto. 85
   Francesco Flamini (1868-1922), che fu professore di letteratura italiana nella Università di Padova e poi in quella di Pisa, è autore di molti scritti ed opere di critica dotta e sagace, specialmente su Dante, sul Petrarca, sul Rinascimento e il Cinquecento. 96
   Eugenio Donadoni (1871-1924), per breve tempo successore del Flamini nella Università di Pisa, nei suoi libri sul Foscolo, sul Tasso, sul Fogazzaro, e in parecchi altri saggi, dimostra una mente meditativa e profonda, un'ammirabile penetrazione psicologica. 97
   Renato Serra di Cesena, «spento a 31 anno da palla austriaca a Podgora, il 20 luglio 1915 », si era acquistato fama di critico originale nel pensiero e nella forma artistica, sincero, finissimo, dotato di un sentimento vivo e penetrante della poesia; e per questo nobile scrittore sono poi sempre cresciute la simpatia e l'ammirazione. 98
   Sono critici valorosi e illustri professori nelle nostre Università (oltre Guido Mazzoni, il Cesareo e il Borgese già ricordati) Francesco Torraca, Michele Scherilló, Vittorio Cian, Vittorio Rossi, Arturo Farinelli, Alfredo Galletti, Attilio Momigliano, ecc.