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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   nella 2» metà del sec. xix e nel pbinc. del xx 299
   scrisse di cose filosofiche, educative e politiche con grande assennatezza ed acume, con forma semplice, chiara e disinvolta. 103 Ruggero Bonghi napoletano (1826-1895), dalla prima giovinezza alla morte, prese sempre molta parte agli avvenimenti politici; fu nel Parlamento dei più autorevoli deputati di parte moderata, e dal'74 al'76 ministro della Pubblica Istruzione. Ricco di varia e vastissima dottrina, di un ingegno mirabilmente fecondo, agile e acuto, lasciò opere notevolissime, ma poche compiute, e un numero infinito di scritture varie di filosofia, di politica, di storia, di letteratura, ecc. Citiamo soltanto, fra i suoi libri più importanti, le celebri Lettere critiche, Perché la letteratura italiana non sia popolare in Italia; la traduzione rimasta incompiuta dei Dialoghi di Platone, con not.e e introduzioni bellissime; la Storia di Poma rimasta in tronco ai primi volumi; Bitratti contemporanei, ecc. 104
   Gaetano Negri di Milano (1838-1902), dotato di una mente versatile e robusta, nutrita di una soda e larga cultura letteraria e scientifica, specialmente negli ultimi anni della sua vita, meno occupati nella politica e nei pubblici uffici, dette in luce su argomenti storici, filosofici, letterari, ecc. saggi importanti (in massima parte raccolti in vari volumi: Segni dei tempi, Meditazioni vagabonde, ecc.), un bel libro su Giorgio Eliot e, ultima opera sua, una monografia molto pregiata su Giuliano V Apostata. 103 Giacomo Barzellotti, di Firenze (1844-1917), il quale fu professore di storia della filosofia nella Università di Roma, senatore, ecc., compose di ottimi saggi, scritti con cura e con gusto, i volumi: Santi, solitari e filosofi; Studi e ritratti; Dal Binasci-mento al Bisorgimento; ecc. Dello studio, che espone ed indaga un singolare fatto religioso e morale, su David Lazzaretti (studio poi accresciuto e rifatto: Monte Amiata e il suo profeta [David Lazzaretti], 1910), il Pascoli riportò molte pagine nella sua antologia Sul limitare, lodandone la bellezza. Con l'elegante lucidezza dei suoi scritti il Barzellotti ha giovato a diffondere la conoscenza della filosofia moderna straniera, ed è riuscito a rivolgere l'attenzione di molte menti su gravi questioni psicologiche, morali, artistiche.
   Anche Alessandro Chiappelli, nato a Pistoia nel 1857, senatore, professore per vari anni di storia della filosofia nella Università di Napoli, oltre gli studi filosofici e di scienza sociale e di storia della religione, altri pure eccellenti ne ha pub-