300
la lktteratltra italiana
blicati d'arte e di letteratura (Dalla trilogia di Dante.; Pagine di critica letteraria; ecc.).
Benedetto Croce abruzzese, nato nel 1866, senatore (è stato anche ministro della Istruzione Pubblica), cominciò a farsi conoscere con pregevoli ricerche e memorie di erudizione e di storia; acquistò poi grande autorità come filosofo e come critico, ed ha giovato validamente a rimettere in auge l'opera e gl'insegnamenti del De Sanctis, a ridestare l'amore e il culto della critica estetica. Dei quattro volumi che contengono la sua Filosofia dello Spirito si deve qui specialmente notare il primo, l'Estetica, tanto citata e seguita e anche assai discussa, e l'ultimo (1917): Teoria e storia della storiografia. I-la esercitato non poca efficacia, specialmente nei primi anni, la rivista La Critica, che il Croce fondò nel 1903, e nella quale prosegue, senza interruzione e riposo, il suo vario e vasto lavoro critico. In essa diede in luce le Note sulla letteratura italiana nella seconda metà del secolo XIX, poi raccolte e ordinate nei quattro volumi dell'opera La letteratura della nuova Italia, Saggi critici; saggi sicuramente importanti e utilissimi, anche se qualche volta non convincano certe osservazioni e certi giudizi. Il Croce è uno studioso e uno scrittore instancabile, e ha pubblicato e vien pubblicando gran numero di volumi, ove raccoglie saggi filosofici, scritti di storia letteraria (su la letteratura nostra e le letterature straniere), di storia politica e vari. Sono delle opere sue di maggior valore, oltre le già citate, i Saggi sulla letteratura italiana del Seicento (1910), La filosofia di Giambattista Vico (1911), Storia della storiografia italiana nel secolo decimonono (1921), Storia della età barocca in Italia (1929).
Giovanni Gentile, nato a Castelvetrano in Sicilia nel 1875, filosofo insigne ed eloquente scrittore, professore di filosofìa nella Università di Roma, senatore, già ministro della Istruzione Pubblica (ha lasciato il suo nome ad una grande riforma), insieme col Croce, col quale un tempo fu strettamente unito e collaborò nella Critica, ha un luogo cospicuo nella recente storia della cultura italiana.
Così nella storia della cultura come in quella della letteratura, propriamente detta, degli ultimi tempi spicca la figura singolare e bizzarra di Giovanni Papini (nato a Firenze nel 1881), clamoroso poligrafo, con un suo stile pronto ed efficace, critico e polemista appassionato, aspro e rude, narratore e anche poeta originale. Sono dei suoi libri più caratteristici Un uomo finito e