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operaio intelligente in quelle cave per raccogliere con diligenza tutte le ossa che vi si dissotterravano; e chiunque recavasi da lui con qualche fossile genuino era sicuro di esserne largamente ricompensato.
Prima ch'ei pubblicasse le sue grandi scoperte e quando non era ancora in grado di pagare artisti che lo coadiuvassero ne' suoi grandi lavori, egli stesso non solamente disegnava, ma incideva le tavole e molte di queste pregievoli testimonianze della sua industria sono sparse nella sua grand'opera sugli avanzi fossili. Appresso, un signor Lauriìlard divenne suo segretario e coadiutore nelle indagini sui fossili. Intornó all'origine dell'amicizia di Lauriìlard e di Cuvier narrasi il seguente aneddoto caratteristico.
Lauriìlard aveva tratto i natali nella medesima città di Cuvier, Mòmpelgard, e l'aveva lasciata per esercitare la professione d'artista, e in detta qualità aveva eseguito qualche lavoro pel grande naturalista, ma senza attrarre particolarmente la sua attenzione. Un giorno però Cuvier si recò nell'appartamento di suo fratello a chieder di qualcuno per estrarre un fossile da un pezzo di roccia in cui giaceva sepolto. Ei non vi trovò che il giovane artista il quale si offrì pronto all'opera, e in poco d'ora, senza conoscere il valore del fossile affidato alle sue mani, riuscì ad estrarlo intatto dalla sua prigione millenare. Cuvier tornò poco stante e, scorgendo il fossile intatto e perfetto, non capì più in sè dalla gioia; ei prese a ballare, gli strinse reiteratamente le mani, lo baciò, a tale che Lauriìlard, ignaro dell'importanza della scoperta del pari che de! carattere ardente di Cuvier, temè che il cervello gli avesse dato la volta. Pigliando coll'una mano il piede fossile e il braccio di Lauriìlard coll'altra, Cuvier lo trasse su per le scale e lo presentò a sua cognata