Stai consultando: 'Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni ', Gustavo Strafforello

   

Pagina (22/325)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (22/325)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — ti -
   V.
   Arkwright e sua moglie.
   Il cotone è divenuto al di d'oggi il prodotto principale del mondo, a tal che gl'Inglesi gli diedero il nome di re (King Cottoti). In fatti nella recente guerra civile fra il sud ed il nord degli Stati Uniti d'America il cotone essendo vomito a mancaro, una crisi terribile sconvolse tutte le città industriali d'Europa e fu mestieri introdurre questa pianta preziosa ed indispensabile in Egitto, nell'India, in Italia ed altrove affinchè l'industria non avesse a patir più difetto di questa materia prima, necessaria come il pane.
   Chi diede tanto valore al cotone? Un povero barbiere inglese il quale, inventando la macchina per filarlo, fece fare al progresso materiale un passo veramente gigantesco.
   Volgono ora più di cent'anni, Riccardo Arkwright, barbiere, occupava una specie di cucina sotterranea nella città di Bolton in Inghilterra, e studiavasi adescar gli avventori ponendo a mostra un'insegna su cui ìeggevasi questa faceta iscrizione : Venite al barbiere sotterraneo: ei fa la barba per un penny (due soìdi). Sia che gli altri barbieri temessero realmente gli effetti di quest'insegna singolare, sia che provassero meramente quell'astio naturale che sogliono nudrire i lavoranti di una città verso gl'intrusi (essendoché Arkwright fosse nativo di Preston e non di Bolton), il fatto si è che scoppiò tosto una fiera guerra. I barbieri di Bolton ridussero, per rappresaglia, i loro prezzi; ma l'uomo, di cui il genio inventivo era destinato a creare