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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'industria principale del mondo, non si atterrì, e, tolta giù l'insegna, cancellò l'iscrizione offensiva ma per iscrivervi la seguente più provocante: Riccardo Ark-ivright, barbiere sotterraneo. * Barba ben fatta per mezzo pennyl (un soldo). È probabile che i barbieri di Bolton lasciassero dopo di ciò il loro rivale sotterraneo radere in pace i suoi avventori.
   Non è noto precisamente dove fosse la bottega di Arkwright, dacché tutti i fatti relativi alla sua vita primitiva sono rimasti oscuri ; ma l'inglese French, nella sua Biografia di Crompton (altro celebre inventore benemerito del progresso materiale di cui toccherò più qua), c'informa che un signore di Bolton conserva sempre religiosamente come una reliquia un bacino di stagno in cui gli avventori d'Arkwright costumavano lavarsi la faccia dopo rasa la barba.
   À somiglianza della più parte dei lavoranti cui il loro mestiere lascia molto tempo avanzato, i barbieri sono spesso uomini industri ed ingegnosi, verità, antica quanto i racconti delle Mille e una notte, di cui i lettori rammentano quel barbiere che lasciava gli avventori con la barba rasa a mezzo per ire a lare osservazioni astronomiche in un giardino adiacente. Arkwright pare avesse qualche affinità con quel barbiere orientale. La sua mente era sempre preoccupata da disegni meccanici per accorciare il lavoro ed, a somiglianza di molti altri credenzoni, paro si stillasse il cervello in cerca di quella pietra filosofale dei meccanici che chiamasi moto perpetuo. Come la moglie del celebre vasaio Bernardo Palissy, la moglie del barbiere Arkwright mal tollerava naturalmente che il marito, per correr dietro alle sue fantasticherie meccaniche, trascurasse gli avventori i quali, allettati dalla riduzione -straordinaria del prezzo, cominciavano a di-