— 25 -
Il barbiere girovago custodiva il suo segreto con una gelosia che divenne poi abitudine in lui e costituiva ne' suoi ultimi anni la qualità predominante del suo carattere. E nón pertanto Arkwright era sempre povero. Nelle sue pellegrinazioni solitarie di villaggio in villaggio comprando capelli da chi se li lasciava recidere, il suo spirito era assorto del continuo nella sua idea prediletta di costruire nuove macchine. Il paese in cui bazzicava era la sede delle manifatture di cotone e gli abitanti d'ogni villaggio e d'ogni masseria erano tessitori o filatori con l'antico arcolaio a mano, Le macchine .adoperate fino a quel tempo nelle manifatture erano della specie più rozza e non differenzia-vansi gran fatto da quelle adoperate nell'India da tempi più remoti. La tela bambagina o indiana, che gl'Inglesi chiamano calicò, era tessuta generalmente dai contadini i quali ricevevano dai padroni ima provvista di filo di lino per l'ordito e di cotone greggio da cardare e filare pel ripieno, quest'ultime operazioni essendo affidate generalmente alle donne della famiglia del tessitore. Ma finché la filatura del cotone si aveva a compiere con non altra macchina che l'antica ruota ad un sol filo, il lavoro incessante ddlla moglie e dei figliuoli del tessitore non poteva somministrare ripieno bastante a tener dietro al suo telaio, per modo che era costretto a ricorrere ad altre mani. Di tal guisa la dipendenza assoluta del tessitore dai filatori lo costringeva a pagar loro prezzi crescenti del continuo ed a sottomettersi alle loro esigenze. Era cosa comune per un tesserandolo percorrere tre o quattro miglia in un mattino, e visitare cinque o sei filatori anzi ch'ei potesse mettere insieme materiale bastante pel lavoro del rimanente della giornata; e quando si doveva eseguire una commissione in più breve tempo, la promessa di