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wheel, dal nome della casa in cui Crompton dimorava ed in cui fu da lui inventata. Giammai un povero filatore di cotone abitò in un sito più romantico. Era un nobile antico edifizio, appartenente in addietro ad una ricca famiglia della contea di Lanca, circondata da quercie annose e da un bollissimo paese; ed in un angolo di quest'edificio Crompton passò gli anni della sua fanciullezza e della sua adolescenza. Per ben cinque anni egli attese a perfezionare l'idea della sua macchina filante, lavorando segretamente, senza incoraggiamento od aiuto e por solito, durante la notte, dopo finita l'opera giornaliera del tessere.
Questo lavoro notturno, gli stram rumori che udi-vansi di quando in quando negli appartamenti soprastanti dell'edilìzio e i lumi che apparivano nel fìtto della notte attraverso le persiane, diedero orgine alla voce che la vecchia casa fosso il ritrovo degli spiriti; ma quando si divulgò che causa di tutto ciò era il giovine tessitore, il quale stava lavorando nottetempo con pezzi di legno e di ferro, Crompton fu segnato a dito come stregone. La sua macchina divorò in breve tutti i suoi scarsi risparmi; e per procurarsi strumenti da lavorare, ei tolse a nolo un violino, imparò a suonarlo da sè discretamente ed entrò nell'orchestra del teatro di Bolton ove guadagnava diciotto pence (36 soldi) per sera.
Il flagello degli inventori, le sommosse contro le macchine, non tardò a rivolargli il pericolo a cui andava incontro chiunque tentava beneficare i suoi simili, divisando macchine ingegnose per abbreviare il lavoro. 11 grido dei tumultuanti: uomini e non macchine, ed il terrore dell'insurrezione sopraggiunsero il povero tessitore nella sua solitaria dimora. Ei fu costretto a smontare la macchina e a nasconderla in un ripostiglio della antica sala, donde non si attentò trarla fuori, rimettendone