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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   aveva comprato, tessuto semplicemente in bianco e turchino. Semplice com'era, l'occhio del tessitore scoprì in esso una bellezza non comune, siccome quella ch'era almeno superiore di gran lunga ai rozzi fazzoletti fabbricati in Inghilterra. Flakefield non si separò più dal suo fazzoletto e lo custodi gelosamente con animo di tesserne uno consimile, se poteva, quando gli se ne porgesse il destro. Ei tornò in Scozia nel 1697 quando fu conchiusa la pace con la Francia, e, sospesa la spada alle pareti domestiche, ripigliò il lavoro pacifico della spola. Egli possedeva sempre il fazzoletto bianco e turchino comprato nei Paesi Bassi ; e dopo molti ostacoli e molte difficoltà che mal si potrebbero immaginare in questi giorni di perfezionamento industriale, riuscì a tesserne uno, non che uguale, migliore, il primo di essi, che comparisse in Inghilterra. In breve ne allestì una dozzina. Il modello piacque al popolo scozzese e non andò guari che i venditori ambulanti ne smerciarono di molti fra i contadini e la bassa gente della città. I telai moltiplicaronsi rapidamente ed in pochi anni Gla-scovia divenne famosa per questo nuovo ramo dell'industria del lino. Molti arricchirono nella manifattura e nella vendita dei fazzoletti di Flakefield; non così il povero tessitore inventore, il quale non aveva capitali e, divulgato che fu il suo trovato, non poteva naturalmente competere coi ricchi fabbricanti che af-frettaronsi ad appropriarselo. Flakefield morì nell'umile condizione di tamburo della città, ed ora gli si vuol rizzare una statua, tardo e solito guiderdone degli inventori negletti in vita.
   3. — Stiufforcllo.